La spinosa questione della doppia appartenenza socio ? culturale dei giovani ?stranieri? è il tema portante dell?ultimo libro ?L?omonimo? di Jhumpa Lahiri, giovane scrittrice di origini indiane nata a Londra. L?autrice ha saputo cogliere con precisione e sottigliezza le molteplici sfumature intrise nel tema del meticciato regalandoci un affresco del tutto originale sulle condizioni di vita delle seconde generazioni in America.
Gogol, il protagonista del romanzo, è figlio di genitori indiani ma nato e cresciuto in America. È perfettamente bilingue anche se capace solo di parlare e non di scrivere il bengalese. Conosce l?India per lo più attraverso i racconti dei suoi genitori e attraverso i brevi soggiorni durante i quali si avverte per lo più estraneo.
È in America che ha studiato ed è all?America che deve l?entusiasmo per la musica dei Beatles, il suo primo amore, le uscite con gli amici. I simboli della tradizione indiana sono avvertiti come un vincolo da cui liberarsi, un nodo da recidere, una pesante zavorra che tende a limitarlo nel processo di acculturazione.
La tradizione bengalese prevede un nome ufficiale e un soprannome. Gogol è il soprannome datogli dal padre in riconoscimento all?autore di un libro, le cui pagine lo salvarono miracolosamente in un tragico evento. Ma per un gap culturale e circostanze avverse, Gogol, il ?(sopra)nome insulso e imbarazzante? con cui è chiamato affettuosamente dai suoi familiari, sarà anche il nome con cui verrà ufficialmente registrato in America.
Ed è così che rifiutando di dar corso a qualsiasi associazione tra sè e la comunità di origine e nel tentativo disperato di lasciarsi alle spalle ogni relazione che non mostri alcun apparente interesse verso il paese dei suoi genitori, Gogol compie allora un atto estremo: cambia nome diventando Nikhil.
Così il tormentato protagonista diventa Nikhil per Maxine, (la ragazza americana con cui ha la sua prima relazione sentimentale), ma torna a essere Gogol quando si innamora di Moushumi, una giovane di Calcutta. Gogol abbraccia la sua identità indiana, Nikhil la respinge.
Ma per una serena e matura elaborazione della propria identità culturale, il rapporto con l?origine rimarrà un?urgenza irrinunciabile. Nonostante tutti i suoi sforzi, ?non gli è stato possibile reinventarsi completamente, tagliare i ponti con quel nome mal capitato e con ciò che questo rappresenta? scrive l?autrice. Gogol sarà allora costretto a tornare nuovamente sui suoi passi, ad elaborare il proprio passato, ad accettarsi nelle sue due anime di Gogol e Nikhil, l?una indiana e l?altra americana, nel tentativo di ridefinirle in una nuova e originale sintesi.
Recensione di ?L?omonimo?
Jhumpa Lahiri, Guanda Editore, 2006
Jhumpa Lahiri, Guanda Editore, 2006