Il 17 ed il 18 ottobre tutti i ragazzi italiani saranno chiamati a partecipare, nuovamente, a delle elezioni primarie. Infatti il Partito Democratico ha scelto il metodo della consultazione aperta a tutti gli elettori, e non solo ai militanti, per costituire la sua organizzazione giovanile. Tutti i ragazzi dai 14 ai 29 anni andranno a votare per eleggere il segretario Nazionale, l?assemblea Costituente Nazionale e l?Assemblea Costituente Regionale.

Se il 14 ottobre di un anno fa abbiamo scelto di iniziare il cammino di un nuovo partito scegliendo come prima cosa il segretario di questo nuovo partito e a cascata tutti i gruppi dirigenti, in questa occasione il PD ha scelto di superare alcuni aspetti critici del modello ?14 Ottobre? con aspetti regolamentari particolarmente innovativi. La candidature, per entrambe le assemblee, sono aperte a tutti sulla base di autocandidature da presentare con un minimo di firme, senza il vincolo di una lista a cui appartenere. I candidati saranno quindi inseriti in un listone unico e verranno eletti con il voto di preferenza. Due le preferenze a disposizione, una per ogni genere in modo da garantire una uguale rappresentanza di maschi e di femmine.

In un momento in cui si parla di abolire le preferenze e di utilizzare le liste bloccate anche per le prossime elezioni europee, i ragazzi italiani sono chiamati ad un vero e proprio bagno di democrazia. Si spera in questo modo si superare le criticità del modello 14 Ottobre. Non ci saranno cordate a cui appartenere o liste bloccate in cui gli elettori non possono scegliere nulla.

Ogni candidato sarà sullo stesso piano ma soprattutto, dal 19 Ottobre in poi la nuova organizzazione giovanile avrà una propria classe dirigente che proviene dai territori e che sui quei territori dovrà tornare. Scuole, Università, biblioteche, associazioni di volontariato e sportive. Il PD vorrebbe che i ragazzi che struttureranno questa nuova giovanile provengano dai luoghi in cui i giovani si ritrovano e in cui si impegnano a fare politica ogni giorno.

Probabilmente arriviamo a questo appuntamento in ritardo, probabilmente avremmo dovuto cavalcare l?onda lunga delle primarie dello scorso anno. Ma molti eventi hanno fatto ritardare questo appuntamento e questo ritardo non ha permesso di creare un clima favorevole.

Non vorremmo che anche questa volta, le primarie siano l?occasione per fotografare un gruppo dirigente piuttosto che favorire il normale avvicendamento. Ma questa volta gli strumenti messi a disposizione permettono a tutti di misurarsi sulla base di quello che in democrazia dovrebbe essere l?unico metro di giudizio ?il consenso dei numeri sulle proprie idee- e non sulla base di frequentazioni di corridoi e segreterie. Anzi questo metodo ha sempre creato giovani più vecchi dei vecchi dirigenti di partito. Speriamo che questa volta sia diverso.

Per info: castagna.mario@gmail.com