Si è svolta il 16 ottobre un?assemblea cittadina organizzata dal cons. Di Riso per discutere e fare proposte sulle problematiche del quartiere Cavalleggeri.
I cittadini che gremivano il teatro e i corridoi della Parrocchia di S. Maria alle Fornaci hanno partecipato all?incontro con vivo interesse e con interventi animati. Era presente la presidente del Municipio 18, alcuni assessori e consiglieri municipali.
Dopo un breve filmato, preparato spontaneamente da E. De Bernart, che ha egregiamente illustrato le caratteristiche storiche e urbanistiche del quartiere, la parola è andata direttamente ai cittadini che, in una ventina di interventi succedutisi senza interruzione hanno evidenziato le principali problematiche della zona.
Ne è emersa una immagine di un quartiere in degrado, con scarsa pulizia,spesso in preda a girovaghi e vagabondi che lasciano ogni sorta di sporcizia, con difficoltà di accesso,uscita e mobilità interna, con assenza di interventi da parte dell?amministrazione dopo quelli del Giubileo incompleti e rabberciati alla meglio, che hanno aggravato in molti casi la situazione.
Non esistono in quartiere strutture sportive, culturali o aggregative: l?unica piazzetta davanti alla chiesa è perennemente presidiata da extracomunitari in stato di poca lucidità,raramente pulita, con tutte le panchine rotte.
Una fila interminabile di pulman turistici invade continuamente le strade del quartiere,in sosta o in movimento, impedendo il traffico e ammorbando l?aria mentre il parcheggio del Granicolo costruito appositamente durante il Giubileo rimane vuoto. Vuoto rimane anche Largo Micara, area affidata alla STA e ora nuovamente affidata all?ATAC proprio per parcheggio pullman, e per questo motivo impedisce il trasferimento del mercato fatiscente e poco decente di Via San Silverio già deciso da un decennio.
Nei momenti di pioggia molti punti del quartiere, garages e alcune strade restano letteralmente allagati o per tombini mai puliti o per catidoie neanche previste nei lavori giubilari o per avvallamenti stradali.
Molte alberature che difficilmente si riesce a far potare invadono con i rami le finestre e i primi piani con invasioni di zanzare e pericolo di ladri o altro.
Alle spalle del quartiere esistono alcune bellezze naturali , quali Villa Pamphili, Parco Piccolomini e il Gianicolo, ma è impossibile accedervi con i mezzi propri senza fare un lungo giro.
Non esiste segnaletica nè dentro né fuori il quartiere e per chi viene dal centro città deve iniziare la caccia al tesoro per imboccare l?unica strada di accesso che è Via del Crocefisso.
Piazza della Stazione S. Pietro, con l?unico parcheggio sotterraneo (per un terzo inutilizzato per infiltrazione di acqua piovana) è un cimitero di motorini che invadono anche i marciapiedi, merita una riqualificazione per alleggerirne l?aspetto desertico e impraticabile assunto sempre con i lavori del periodo giubilare.
Ma su tutte queste problematiche,risolvibili con pochi ma generosi interventi dell?amministrazione, aleggia il fantasma dell?albergo in costruzione lungo i binari della stazione S. Pietro che, con suoi 180 metri di lunghezza e i cinque piani di altezza, è diventato un incubo per i cittadini , che lo vedono come una ulteriore minaccia alla vivibilità del quartiere per i flussi di traffico che genererà, per l?impatto ambientale ed estetico, per l?occupazione dell?unico spazio che poteva essere utilizzato per strutture di servizio al quartiere.
Potrà l?amministrazione dare ai cittadini di Cavalleggeri oltre all?ascolto anche una risposta?