L?ingegnere romano Gianfranco Tartaglia ha settant?anni anni ed è tornato da poco dalla Bosnia. E? stata la sua quarta missione come ?Esperto Volontario Senior?. La sua famiglia non si preoccupa: d?altronde sono missioni brevi, e non lo portano mai lontano per più di qualche settimana. Con altri Esperti Volontari, senior come lui, sta attualmente aiutando a progettare un acquedotto nel distretto di Brcko, in Bosnia, dove l?approvvigionamento idrico rappresenta un grave problema. L?ingegner Tartaglia ha lavorato per anni per l?Agenzia per lo Sviluppo del Mezzogiorno, nel settore opere idriche, e non gli era mai venuto in mente di occuparsi di cooperazione internazionale, anche perché ricorda bene che ?avevamo da fare in casa, tra gli anni ?60 e gli anni ?80, per lo sviluppo dell?Italia meridionale?. E? andato in pensione e un giorno il figlio lo ha portato a visitare un?associazione romana di esperti senior: ora è responsabile del notiziario dell?associazione, oltre ad impegnarsi spesso attivamente negli interventi all?estero. Il suo è un tipo di volontariato ?professionale? perché mirato appunto alla diffusione delle competenze dei professionisti nei PVS.
Proprio come chi è molto giovane, chi ha raggiunto una ?signora età? è spesso in condizione di gestire il suo tempo in maniera personale e flessibile. Esistono, naturalmente, molte possibilità di essere volontario in età senior sul territorio nazionale, ma sono in crescita le iniziative per i Senior nella cooperazione internazionale.
Ricordiamo che in Italia vivono, oggi, circa 10 milioni di persone di età superiore a 65 anni. Questo fa si che l’Italia sia l’unico paese al mondo in cui gli anziani sono più numerosi dei giovani (fino a 15 anni). E tutte le proiezioni demografiche dimostrano che né l’apporto di popolazione giovane dovuta all’immigrazione, né una eventuale ripresa della fecondità possono modificare in modo sensibile questa situazione a breve-medio termine. Si stima che fra 10-15 anni gli ultrasessantenni in Italia saranno un quarto della popolazione totale. Sarà pur vero che nascono pochi bambini, ma la speranza di vita media in Italia è di 75 anni per gli uomini e di 81 per le donne; in Sierra Leone un bambino ha speranza di vivere in media 35 anni se è un maschio e 37 se è una femmina (dati World Development Report, 1998/99). In generale la speranza di vita delle popolazioni industrializzate è molto più alta di quella dei delle popolazioni dei Paesi in Via di Sviluppo; sarebbe naturalmente auspicabile un miglioramento delle condizioni di vita tale da innalzare di molto la speranza di vita delle popolazioni dei paesi più poveri, ma attualmente queste informazioni ci dicono che abbiamo una ricchezza in più rispetto a questi paesi.
Un?altra.
Questa ricchezza in più sono proprio le persone in età avanzata: persone la cui esperienza cresce nel tempo e si conserva, e mentre si conclude il lavoro ?ufficiale?, essa resta intatta, aggiornabile quando serve ma comunque preziosa. Resta spesso intatta, inoltre, l?energia, la voglia di trasmettere le proprie conoscenze, e una curiosità verso le persone, la vita e le opportunità di scambio che non ha nulla da invidiare a quella di un giovane.

IL PROGETTO MOBILITY
A dimostrazione dell?interesse che la fascia di età Over 50 suscita nell?ambiente del volontariato internazionale, Lunaria, associazione no-profit con sede a Roma, sta coordinando il progetto ?Mobility 55? insieme a Legambiente, AUSER e Comune di Roma. Vari partner Europei sono coinvolti in questo progetto finanziato dalla Commissione Europea che intende verificare quale sia il livello di propensione alla mobilità dei cittadini pensionati, ed in generale delle persone con più di 55 anni. In questo caso, la mobilità si riferisce a progetti di volontariato all?interno dell?unione Europea, ma l?obiettivo è comunque quello di aumentare le proposte formative per volontariato all?estero rivolte a uomini e donne che una volta dal mercato del lavoro sono ancora in possesso di molta energia e voglia di acquisire/scambiare conoscenze. La fase di sperimentazione, attualmente in svolgimento, prevede l?invio di venti volontari italiani in progetti di volontariato internazionale di circa tre mesi. La seconda fase del progetto consisterà in una ricerca finalizzata, e nella stesura di una guida.

VOLONTARI ESPATRIATI E COOPERANTI
I dati sulla cooperazione italiana mostrano un lieve aumento del numero delle persone ?di una certa età? che partecipano attivamente a progetti di sviluppo di lungo periodo. Per quanto sia difficile avere un dato certo in materia, specialmente a causa della presenza di personale espatriato che non aderisce alla formula di contratto del Ministero Affari Esteri, nel 1998 i cooperanti e volontari espatriati con contratto MAE di età superiore a cinquant?anni erano meno rispetto al dato del 2002. Non è però nei ruoli di cooperante o volontario espatriato che i senior trovano il loro percorso ideale, trattandosi in questo caso di veri e propri contratti di lavoro di lungo periodo. E? importante inoltre specificare che il termine ?senior? ai fini contrattuali MAE fa riferimento agli anni di esperienza sul campo, e non all?età: coloro che vengono definiti ?Volontari Espatriati senior? possono essere in questo caso anche dei giovanotti.

VOLONTARIATO PROFESSIONALE
Mentre si sviluppano le possibilità di volontariato internazionale, chi è vicino alla pensione e vuole impegnarsi in attività di volontariato professionale nei Paesi in Via di Sviluppo ha già una vasta scelta.
Il mondo delle aziende, dal quale è possibile ricavare alcuni impulsi positivi, insegna ad ottimizzare le risorse: un professionista in pensione può, infatti, mettere a frutto la sua esperienza lavorativa nell?ambito della cooperazione, tramite varie organizzazioni di volontariato che fanno riferimento anche a reti di livello internazionale. Si tratta in genere di missioni di breve termine, per le quali è previsto un rimborso spese: l?esperto (medico, ingegnere, meccanico, agronomo, le specializzazioni sono teoricamente infinite e dipendono solo dalla necessità) si reca presso un ente situato in un Paese in Via di Sviluppo a svolgere un intervento di assistenza tecnica e formazione professionale. In alcuni casi si tratta di interventi inseriti in un progetto di sviluppo più ampio (l?ONG VISES di Roma, ad esempio, tramite un accordo con la Federmanager sta agendo in questo senso, sensibilizzando inoltre i possibili volontari all?interno delle stesse aziende), in altri casi si tratta di missioni indipendenti.
Il panorama delle organizzazioni che svolgono attività di questo genere è abbastanza ampio: oltre al VISES, esistono varie associazioni italiane che si occupano dell?invio di volontari senior all?estero. Molte sono indipendenti, ma vi sono anche specifiche formazioni all?interno di gruppi religiosi, partiti politici e movimenti di vario genere.
A livello europeo, la maggior parte di queste associazioni è riunita nel CESES (Confederation of European Senior Expert Services). Questa Confederazione, formata da 25 associazioni europee, è nata nell?aprile 2000. Tra le altre cose, ha lo scopo di promuovere presso le Istituzioni dell?Unione Europea, delle Nazioni Unite e di altri organismi internazionali l?impiego di esperti volontari senior per collaborare alla crescita dei Paesi in Via di Sviluppo.
La Confederazione è formata esclusivamente da Associazioni Europee senza scopo di lucro e le cui attività sono orientate a missioni di aiuto rapido e pratico a piccole e medie imprese principalmente nei settori tecnico, commerciale e di formazione. Le missioni, di breve o media durata, sono effettuate da Esperti Senior che hanno acconsentito a condividere la loro lunga esperienza di lavoro e la loro competenza professionale per il miglioramento degli standard di lavoro e di vita nei paesi interessati. Nonostante la loro attività sia prestata a titolo volontario, gli Esperti Senior operano ad un elevato livello professionale.
L?insieme delle risorse dei Soci della Confederazione ammonta a circa 24.000 Esperti Senior (Volontari) e copre praticamente tutti i settori di attività professionale privata e pubblica, tecnici, commerciali, amministrativi, finanziari e legali. Ogni anno, tramite le singole associazioni, gli esperti realizzano più di 5000 missioni in oltre 140 paesi di tutto il mondo ed in particolare in Africa, in America Latina e nei paesi del Mediterraneo.
Gli Esperti Senior sono registrati negli albi dei Soci della Confederazione, classificati secondo la loro esperienza professionale e di direzione, e tramite informazioni sul loro livello di studi, le lingue conosciute, la loro attività internazionale e la loro competenza come formatori. L?età media degli Esperti Senior è attualmente di 64 anni.
Esiste anche una struttura di livello internazionale, nell?ambito del programma UNDP/UNV, chiamata UNISTAR (United Nations Short Term Advisory Resources). Nel maggio 1996 il Presidente della Repubblica Scalfaro ha autorizzato la creazione di un Fondo Fiduciario del Governo Italiano presso le Nazioni Unite di Ginevra, a favore del Programma ONU per lo Sviluppo (UNDP), mirato all?impiego di Esperti Senior italiani nei programmi di Cooperazione allo Sviluppo di UNV (United Nations Volunteers). L?Associazione italiana Seniores Italia è Focal Point per l?accordo siglato, in questo quadro, tra le Nazioni Unite e il Ministero degli Affari Esteri italiano. Tramite questo accordo, i volontari partono in veste di Volontari ONU, godendo perciò di una particolare protezione.

Un esperto informatico in pensione può recarsi presso una piccola ONG della Repubblica Democratica del Congo, nella zona di Bukavu (dove si è consumata la guerra civile) per insegnare ai giovani congolesi come usare Internet, come installare una rete informatica e come utilizzare le applicazioni più comuni. Una energica signora sessantottenne, madre di tre figli, può partire un mese per il Ghana e andare ad insegnare a gruppi di donne che abitano nei villaggi del nord come conservare pomodori e altri ortaggi, perché non vadano sprecati; una esperta di amministrazione può affiancare per tre mesi lo staff di un ministero africano aiutando a migliorare la gestione degli uffici pubblici locali. Chi ha lavorato trent?anni per un?industria che si occupava di lavorazione di prodotti ittici può andare qualche settimana in Senegal a spiegare le moderne tecniche di conservazione del pesce, e aggiornare sugli standard igienici da rispettare.
Gianfranco Ferrari, agronomo di Sanremo ed esperto di sistemi di irrigazione, ha svolto molte missioni come volontario senior.
Si definisce una persona estremamente curiosa. Quest?anno ha compiuto 76 anni. La sua esperienza nei Paesi in Via di Sviluppo è di lunga data e risale al periodo lavorativo: dopo la pensione il dottor Ferrari ha continuato a viaggiare, come Esperto Volontario, realizzando più di 15 missioni in Zambia, Georgia, Senegal, Mali, e in vari altri paesi africani. Denunciando la necessità che personale davvero ?esperto? sia inviato a supporto e monitoraggio di progetti di sviluppo che altrimenti rischiano di restare lettera morta, ricorda che la qualità è alla base di ogni sostegno e che troppo spesso la mancanza di figure professionali adeguate si tramuta in un danno anche per lo stesso beneficiario dell?intervento.
?Bisogna svincolarsi da quello che siamo, quel che conta sono loro. Sono i nostri dirimpettai, non sono lontani. E la qualità deve essere sempre tenuta in primo piano?.
?Io preferisco andare in Mali a tribolare, e stare in una capanna- dice Ferrari- piuttosto che andarmene in barca a Sanremo. Inoltre queste attività mi fanno sentire bene. La mia famiglia abita lontano e qui sono solo?. Insomma, non tolgo a nessuno, ma do a qualcuno, me stesso, perché no, compreso.
?Possiamo essere davvero utili- dice ancora l?ing. Tartaglia- in Paesi in cui manca la conoscenza di molte tecniche e metodologie. Si va a dare un input, a supportare lo sviluppo di un progetto, a fare formazione.. Poi si rimane in contatto, e si creano degli splendidi rapporti umani. A volte si svolge una seconda missione parecchio tempo dopo, presso lo stesso ente. Ma non ci si sostituisce ai beneficiari dell?intervento: il nostro è un supporto, volutamente di breve durata?.

Associazioni e ONG:
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