Caro Direttore,
sembra che in questo Paese sia diventato quasi impossibile vivere da uomini liberi, e quasi un atto di eroismo restare professionisti indipendenti, fedeli ai propri ideali, testimoni di quei valori sui quali abbiamo improntato le nostre esistenze (già da quando ci incontravamo giovani impegnati tu nell?Azione Cattolica ed io nella FOCSIV).

La crudele e vergognosa campagna di stampa condotta nei tuoi confronti in questi giorni sembra avere tra i suoi obiettivi quello di elevarti ad esempio di cosa può accadere a chi rifiuta di conformarsi all?ipocrisia, a chi intende dare voce ad una società più solidale e contribuire ad una politica più trasparente.

La solidarietà che il Vaticano e la Conferenza Episcopale ti hanno manifestato mi auguro ti diano la forza e la serenità necessarie a mantenerti solido alla guida di un così importante organo di informazione. Mi auguro rafforzino in te l?impegno e la determinazione nel difendere i più deboli, nell?ascoltare e dare la parola ai senza voce, nel mantenere salda l?indipendenza da coloro che antepongono a tutto i propri, talvolta infimi, interessi.

Accanto ai tanti attestati di stima e di solidarietà che ti sono pervenuti in questi giorni sappi di poter contare anche sul mio sincero sostegno.

Amedeo Piva

Pubblicata su Avvenire, il 03/09/2009