Senza commenti aggiuntivi, riportiamo alcuni brani di agenzie a cui fa riferimento l news del 21.12 ?Auguri da un pasdaran qualunquista?.
Berlusconi al Congresso PPE a Bonn.
“Permettetemi di parlare un secondo del mio Paese: l’Italia è la terza economia d’Europa, ha una maggioranza forte e coesa, un governo molto operativo e un premier… super, che godeva di oltre il 60% di apprezzamento dopo la soluzione del problema rifiuti, e il 68% dopo il terremoto. Purtroppo, esiste una sinistra che mi ha attaccato inventandosi calunnie di tutti i tipi che però mi hanno rafforzato perché la gente dice: ‘mamma mia dove troviamo uno forte e duro con le palle come Berlusconi’. E’ un passaggio dell’intervento del premier Silvio Berlusconi davanti ai delegati del congresso del Ppe a Bonn, fra i quali diversi capi di Stato e di governo come il Cancelliere tedesco Angela Merkel.
«La sovranità sta passando al partito dei giudici. Il Parlamento fa le leggi, ma se queste non piacciono al partito dei giudici questo si rivolge alla Corte Costituzionale e la Corte abroga la legge. Stiamo lavorando per cambiare questa situazione anche attraverso una riforma della Costituzione». La Consulta da organo di garanzia si è trasformata in organo politico. Abrogando il Lodo Alfano ha praticamente ha detto ai pubblici accusatori: riprendete la caccia all?uomo nei confronti del primo ministro (?) abbiamo avuto purtroppo tre presidenti della Repubblica consecutivi tutti di sinistra» (Berlusconi a Bonn)
Il presidente della Camera Fini a Berlusconi: «Chiarisca suo pensiero». E il premier: «Nulla da dire». L’opposizione: riferisca in Aula.
Napolitano: violento attacco a istituzioni
ROMA – Profondo rammarico e preoccupazione per le parole di Silvio Berlusconi al congresso del Ppe. Ad esprimersi in questi termini è la massima carica dello Stato, il presidente Giorgio Napolitano, che in una nota ufficiale diffusa dal Quirinale parla di «violento attacco contro le fondamentali istituzioni di garanzia in una importante sede politica internazionale», ovvero la Corte Costituzionale e lo stesso presidente della Repubblica. Napolitano ritiene che «per poter affrontare delicati problemi di carattere istituzionale, l’Italia abbia bisogno di quello spirito di leale collaborazione e di quell’impegno di condivisione che pochi giorni fa il Senato ha concordemente auspicato».
Dopo l?aggressione a Silvio Berlusconi:
Anche Rosy Bindi, presidente del Pd, in un’intervista alla ‘Stampa’, ha espresso solidarietà al premier invitandolo però a non fare la vittima perché “resta il fatto che tra gli artefici di questo clima c’è anche Berlusconi. Poi oggi, dopo aver espresso di nuovo “solidarietà senza ombra”, ha precisato: “Berlusconi è vittima di un gesto isolato di una persona psicologicamente fragile che, è del tutto evidente, non ha mandanti né morali né costituzionali”. E ha poi aggiunto: “Se si vuole fare una attenta riflessione sul clima politico, io credo che lo dobbiamo fare e tutti devono sentirsi responsabili. Al presidente del Consiglio, al quale auguro una pronta guarigione, chiedo, e lo chiedo anche alla sua maggioranza, di fare la propria parte, perché da mesi questo paese viene diviso da attacchi al presidente della Repubblica, alla Corte costituzionale, alla magistratura e al Parlamento”.
– Non ci sta Pier Luigi Bersani a farsi gettare la croce addosso per l’aggressione a Silvio Berlusconi. “I discorsi sul clima sono scivolosi”, ha detto il segretario del Pd intervenendo in aula alla Camera dopo l’informativa del ministro dell’Interno Roberto Maroni. “Il rischio e’ che qualcuno si vesta da pompiere per fare l’incendiario”, ha spiegato, “e che si inneschi un gioco di criminalizzazione politica tra di noi”.
Dunque, ha aggiunto, “respingo questo modo di discutere e non voglio entrare nel merito di affermazioni che non condivido e che ha pronunciato Cicchitto”.
Perche’, ha insistito, “credo che discutere genericamente sul cima non ci convenga. Credo ci convenga discutere dei comportamenti che riguardano tutti, noi stessi, senza attaccare a questo chiodo un filo che porta fino alle azioni criminali che non sono in nessun modo giustificate”. In democrazia, ha ricordato, “ognuno ha il suo posto. L’opposizione deve opporsi, ma insieme costruire la ragionevole fiducia in un’alternativa positiva, senza mai scommettere su scorciatoie del processo democratico”.
Il processo breve.
http://www.enricoletta.it/contenuti/lopposizione_che_vogliamo
Questa settimana in Parlamento condurremo la nostra battaglia per far saltare il “processo breve”. Perché riteniamo sbagliato il provvedimento e ingiusto il ricatto che vi è alla base, cioè l’immunità per il premier o, in alternativa, lo sfascio ulteriore di una giustizia già in crisi. La linea del Pd l’ha espressa in modo chiaro Bersani domenica: “No a leggi ad personam, sì a riforme di sistema”. Mi chiedo dove mai si possano trovare posizioni del PD che autorizzino a scrivere il contrario.
Affermare che il premier, come qualunque cittadino, può difendersi nel e dal processo, secondo la legislazione vigente, non lo mette sopra la legge, ma, appunto, al livello di qualsiasi cittadino. Ribadisco: secondo noi, volendosi difendere dal processo, Berlusconi sbaglia. Eppure, questa possibilità gliela concedono i suoi giudici, applicando le regole del legittimo impedimento, oggi previste.
Come ha detto Bersani, consideriamo legittimo che, come ogni imputato, Berlusconi si difenda nel processo e dal processo. Certo, legittimo non vuol dire né opportuno, né adeguato al comportamento di uno statista…». Né utilizzerà come arma letale eventuali avvisi al Cavaliere: «Il capo dello Stato ha ricordato che un governo, finché ha i numeri e la fiducia della sua maggioranza, governa. Noi ci atteniamo a questo».