Master universitario di II livello in Migrazione, Cultura e Psicopatologia, con sede a Roma è istituito dall?Università Cattolica del Sacro Cuore – Facoltà di Medicina e Chirurgia ?Agostino Gemelli? di Roma ? Istituti di Psichiatria e Psicologia e Facoltà di Sociologia di Milano, in collaborazione con AREL ? Agenzia di ricerche e legislazione fondata da Nino Andreatta. Avrà durata di un anno (gennaio 2010 ? dicembre 2010) per complessivi 60 crediti universitari ai sensi del D.M. 509/99 e leggi successive.
PREMESSA
In un periodo in cui i movimenti migratori stanno divenendo sempre più importanti e cospicui (i soggiornanti effettivi in Italia nel 2008 erano oltre 4.000.000 ) gli operatori sanitari, ma anche le varie figure che operano nel sociale in senso lato (assistenti sociali, insegnanti, sociologi, etc.) non possono esimersi dal riscoprire l?importanza che la dimensione culturale e l?esperienza migratoria, in un reciproco scambio tra chi accoglie e chi migra, vengono a rivestire un ruolo significativo in quel continuum che partendo dal ?normale? vivere quotidiano approda, in alcuni casi, al disagio in senso lato e a quello psichico nello specifico.
E? necessario quindi arrivare a formare professionalità ?esperte? che, abbandonando punti di vista parziali ed etnocentrici, che scotomizzano le condizioni di origine di chi migra, operino su vari piani di interventi specifici partendo dal presupposto che le migrazioni costituiscono un fenomeno sociale complesso.
?Comprendere? una migrazione significa interrogarsi in modo globale e con metodo interdisciplinare sui suoi processi di origine, stimare le variabili che hanno agito prima dell?emigrazione, che hanno continuato ad agire in forma modificata durante l?immigrazione, che hanno condotto l?emigrato al punto in cui l?operatore lo osserva.
Comprendere la migrazione significa comprendere che essa è un fenomeno che trasforma sia le società di partenza che quelle di arrivo. Comprendere la migrazione significa imparare a guardare il fenomeno dalla parte di chi migra, inteso come soggetto portatore di un vissuto, di una storia e di bisogni, soggetto attivo e non passivo.
?Non esiste follia se non in riferimento ad una ragione? dice Foucault. Non si può prescindere, nel rapporto tra medico e malato, dalle ?ragioni? della cultura di quest?ultimo né dal significato che essa attribuisce ai concetti di salute, malattia e cura. A ciò si aggiungono quelle che possono essere considerate le patologie specifiche del migrante, che viene catapultato in un mondo altro e che spesso trova difficoltà nell?adattarsi e nel comprendere le ?ragioni? della cultura della società ospite, difficoltà che affondano le radici nel processo di costruzione dell?identità individuale.
Chi parte è costretto a ricostruirsi non solo una vita ma anche un nuovo progetto esistenziale che possa ridare senso alle cose e permetta di vivere lì dove si è scelto, o meno, di so-stare. Spesso si tratta inoltre di persone che versano in condizioni socio-economiche disagiate e che in alcuni casi provengono da esperienze di guerra, tortura, genocidi. Il viaggio in questo senso non è solo uno spostamento spaziale ma si trasforma in una ?migrazione esistenziale?, costringe a valicare quei confini che sono dentro la persona, e si fa origine della trasformazione di un?essenza che non è assoluta ma si radica nell?esser-ci in un tempo e in un luogo determinati. Il viaggio diviene così un simbolo del nostro tempo. In un mondo globale esso non influenza più unicamente il destino del singolo ma coinvolge interi popoli divenendo una determinante fondamentale nella storia del mondo, del pensiero, dell?economia, della stessa scienza. Tanto che anche chi rimane a casa si trova costretto a viaggiare perché entra quotidianamente in contatto con ?realtà altre? delle quali spesso partecipa inconsapevolmente o con le quali in qualche modo è costretto a confrontarsi.
Si riversano infatti nei paesi industrializzati, in questo particolare periodo storico che ci troviamo a vivere, fiumi di persone provenienti dai paesi cosiddetti in via di sviluppo. È un rapporto che i più sono impreparati a gestire e che risveglia nell?immaginario collettivo antiche angosce sulla fine della civiltà occidentale. Le Istituzioni, prime fra tutte, hanno pochi strumenti per rapportarsi positivamente con l?altro. Le scuole italiane sono piene di bambini stranieri, per lo più di seconda generazione, che spesso vivono in uno stato di negoziazione continua della propria identità, sforzandosi di crescere tra due mondi: quello di origine delle loro famiglie e quello della società in cui vivono. Si passa spesso da una sorta di esotizzazione del bambino di origine straniera, da una banalizzazione della sua del tutto particolare esperienza di vita, ad una negazione tout court della sua alterità.
È necessaria una trasformazione delle Istituzioni, predisposizioni individuali e di chiunque operi nel sociale e in ambito sanitario al fine di riconoscere la differenza come un arricchimento.
E? necessaria una trasformazione che stimoli le capacità di ascolto e la volontà di mettersi in discussione che ne deriva, accendendo in tal modo una speranza nella possibilità della prevenzione, soprattutto di quei disagi infantili e adolescenziali che vivono spesso i bambini e i ragazzi stranieri e che possono trasformarsi, col tempo, in vere e proprie psicopatologie.
Il rischio che si corre è che il non-nazionale anche nel momento della cura medica divenga oggetto di banalizzazioni e di una medicina che non lo ?comprende?. C?è la possibilità che i servizi sanitari siano inadeguati e i medici impreparati e lasciati soli a confrontarsi con le molteplici difficoltà che derivano dal visitare uno ?straniero?. In tal modo la promessa di accessibilità rimane allora solo un?intenzione nella maggior parte dei casi, e si rende indispensabile rivedere strategie di lavoro, organizzazione, formazione specialistica e presupposti teorici perché il paziente immigrato si senta nel concreto compreso, accolto e curato.
Si fanno avanti la necessità di preparare in modo specifico gli operatori sanitari e sociali in senso ampio al vero ?incontro con l?altro? e la necessità di avvalersi dell?aiuto di mediatori linguistico-culturali che ?spieghino? i codici di significato di malati stranieri evitando che comunicazione e comprensione (presupposti fondamentali sia per la formulazione di una diagnosi che per la messa in atto di un percorso di guarigione) tra medico e utente rimangono difficoltose se non, molto spesso ancora purtroppo, impossibili.
L?obiettivo di questo corso di Alta formazione è sì quello di co-costruire un progetto di cura ma soprattutto di prevenire il manifestarsi della vulnerabilità, l?emergere dello spaesamento dato dalla crisi della presenza attraverso l?individuazione delle condizioni di stress e della storia personale con lo sguardo rivolto alla persona immersa nella sua rete di significato comune e nel proprio sistema di valore.
FINALITÀ ED OBIETTIVI
Il Master si propone di pervenire alla formazione di una nuova figura di esperto, di elevato profilo circa aspetti socio-sanitari in ambito interculturale e delle migrazioni, destinato ad agire con funzioni di intervento pratico e clinico, di ricerca, di progettazione e orientamento nelle istituzioni sociali, sanitarie e scolastiche, pubbliche e private.
Il Master si propone di:
? comprendere la storia delle migrazioni all?interno di un ampio contesto socio-politico ed economico e le sue implicazioni nella salute mentale;
? accrescere le conoscenze epidemiologiche sulla salute mentale e sui concetti di malattia e di disagio psichico nelle diverse culture;
? analizzare i modelli di salute e di malattia attraverso un approccio dei complessi problemi teorici che coinvolgono la dimensione antropologica, culturale, sociale, psicologica e medica;
? sviluppare competenze trans-culturali nella valutazione della salute mentale e nel trattamento dei disturbi psichici;
? sviluppare capacità di programmazione e di ricerca nel campo della salute pubblica e dell?organizzazione di servizi connesse a popolazioni provenienti da altri paesi o con differenti background culturali;
? contribuire allo sviluppo di un network di studiosi ed operatori che si colloca nel panorama italiano ed internazionale come luogo di formazione ed aggiornamento nel campo della salute e delle sue dimensioni intercul-turali.
REQUISITI E NORME DI AMMISSIONE
Potranno essere ammessi al Master di II livello coloro che sono in possesso di una laurea specialistica (ovvero lauree di tipo B ? corso di studi minimo di 4 anni del vecchio ordinamento universitario), di indirizzo umanistico scientifico, e precisamente: laureati in Medicina e Chirurgia, in Psicologia, in Scienze Infermieristiche, in Sociologia, in Scienze dei Servizi Sociali, in Pedagogia, in Antropologia, in Filosofia, in Scienze dell?Educazione, etc.
ORDINAMENTO DIDATTICO
L?ordinamento didattico sarà costituito da 1500 ore così articolate:
? 500 ore di didattica (CFU 20) che si svolgeranno in 13 moduli organizzati in seminari di 5 giorni (dal lunedì al venerdì) nei mesi compresi tra Gennaio 2010 e Dicembre 2010;
? 600 ore di tirocinio pratico (CFU 24);
? 200 ore di didattica a distanza attraverso la piattaforma Blackboard dell?Università Cattolica del Sacro Cuore (CFU 8) ;
? 200 ore per studio, ricerca, preparazione della tesi e prova individuale finale (CFU 8).
I moduli didattici prevedono relative aree tematiche di indagine, riflessione e discussione:
? CULTURA, CULTURE, MULTICULTURALISMO
? ELEMENTI DI ANTROPOLOGIA
? ELEMENTI DI SOCIOLOGIA DELLE MIGRAZIONI
? STORIA DEI MOVIMENTI MIGRATORI IN ITALIA E NEL MONDO
? IMMIGRAZIONE, ITALIA: ASPETTI ISTITUZIONALI, ECONOMICI, GIURIDICI E SOCIOLOGICI DI UNA REALTÀ IN CRESCITA
? STORIA DELLE ISTITUZIONI E DELLA PSICOPATOLOGIA DELLE MIGRAZIONI
? ELEMENTI DI PSICOLOGIA GENERALE, PSICOLOGIA CLINICA, PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, PSICOLOGIA DI COMUNITÀ, PSICOPATOLOGIA, PSICHIATRIA, ETNOPSICHIATRIA
? LA MEDIAZIONE CULTURALE IN CONTESTO MIGRATORIO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA PROSPETTIVA DI GENERE
? PSICHIATRIA TERRITORIALE, PSICHIATRIA SOCIALE, PSICHIATRIA DI COMUNITÀ
? ELEMENTI DI METODOLOGIA DELLA RICERCA
? MEDIA E MIGRAZIONE
? CITTÀ E CITTADINANZA: LA DOCUMENTAZIONE VISIVA
? LETTERATURA, ARTE E CINEMATOGRAFIA DELLA MIGRAZIONE
L?ammissione al Master si realizzerà tramite il superamento di una prova scritta, di una prova orale volta ad accertare le conoscenze acquisite nel campo delle tematiche che verranno trattate e la valutazione del curriculum di studio e scientifico/professionale.
Per essere ammessi al Master i candidati dovranno superare un punteggio minimo che sarà stabilito dalla Commissione esaminatrice prima dell’inizio della prova orale e dell’esame dei titoli. I candidati non idonei non potranno essere ammessi al Master.
L’iscrizione al Master universitario è incompatibile con la contemporanea iscrizione ad altri corsi di Laurea e/o di diploma e con qualsiasi altro corso a livello universitario.
ELENCO DOCENTI MASTER
Angela Ales Bello, Cristina Ali Farah, Alfredo Ancora, Elena Andreoni, Lelio Alfonso, Luciano Baldacci, Carla Bassu, Domenico Berardi, Pietro Bria, Patrizia Brogna, Bruno Callieri, Maria Elena Camarda, Giuseppe Cardamone, Andrea Caroppo, Emanuele Caroppo, Raffaella Cascioli, Ennio Codini, Antonello Colimberti, Simon Dein, Christiana de Caldas Brito, Albertina del Lungo, Gilberto Di Petta, Nicoletta Faccenda, Giampiero Forcesi, Andrea Gaddini, Oria Gargano, Salvatore Geraci, Armando Gnisci, Luca Einaudi, Salvatore Inglese, Ilaria Lega, Enrico Letta, Ronald Littlewood, Maria Chiara Martinetti, Chiara Mellina, Sergio Mellina, Nora Moll, Carlo Moccaldi, Umberto Melotti, Cristian Muscelli, Giulio Nati, Romeo Orlandi, Lavinia Palmieri, Donatella Parisi, Angelo Picardi, Amedeo Piva, Giovanni Pizza, Barbara Pumhösel, Patrizia Ravaioli, Giuseppe Riefolo, Nicoletta Salvi, Luigi Maria Solivetti, Ilaria Tarricone, Giuseppe Tognon, Mara Bordogna Tognetti, Giovanni Giulio Valtolina, Edoardo Winspeare, Laura Zanfrini
TERMINI E DOCUMENTAZIONE PER LA PARTECIPAZIONE AGLI ESAMI DI AMMISSIONE.
Per poter partecipare alle prove di ammissione i candidati devono far pervenire al Servizio Scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina e chirurgia “A. Gemelli”, entro l?11 gennaio 2010 alle ore 13.00, la seguente documentazione:
1. domanda compilata su apposito modulo distribuito dal Servizio Scuole di specializzazione, diretta al Rettore dell’Università Cattolica;
2. autocertificazione relativa al possesso del diploma di laurea con l’indicazione dei voti riportati negli esami di laurea e di profitto oppure certificato di laurea con voti;
3. curriculum vitae e scientifico/professionale;
4. eventuali pubblicazioni attinenti al Master.
Il modulo di domanda e il modello per l’autocertificazione può anche essere reperito e stampato tramite il sito internet www.rm.unicatt.it.
Qualsiasi irregolarità nella documentazione preclude il diritto all’esame di ammissione.
SEDE E DATA DELLA PROVA DI AMMISSIONE
La data della prima prova di ammissione è stabilita per il giorno 14 gennaio 2010 dalle ore 11:00 alle ore 13.00 presso l’Istituto di Psichiatria e Psicologia.
Nessuna comunicazione sarà inviata ai candidati.
La graduatoria di merito sarà pubblicata entro sette giorni dalla prova tramite avviso affisso alle bacheche della Facoltà di Medicina poste al 4° piano del Policlinico “A. Gemelli” (zona aule), nell’atrio degli Istituti Biologici, presso il Servizio Scuole di specializzazione e tramite il sito internet.
ORGANIZZAZIONE DEL MASTER
Direttore
Il Direttore del Master di II livello è il Prof. Pietro Bria,
Consiglio direttivo
Il Consiglio Direttivo del corso di Master universitario di secondo livello è composto da:
Pietro Bria, Emanuele Caroppo, Ennio Codini, Antonello Colimberti, Mariantonietta Colimberti, Andrea Gaddini, Francesco Guzzetta, Enrico Letta, Giovanni Giulio Valtolina, Laura Zanfrini
COORDINAMENTO SCIENTIFICO-DIDATTICO
Coordinatore scientifico-didattico del Master:
Dr. Emanuele Caroppo
E-mail: emanuele.caroppo@rm.unicatt.it
AFFIANCAMENTO DIDATTICO
Dott.ssa Patrizia Brogna
E-mail: master.migrazione@rm.unicatt.it
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Dott.ssa Patrizia Brogna
Cell. 338.7161525
E-Mail: master.migrazione@rm.unicatt.it
SEGRETERIA DIDATTICA
Servizio Master Universitari – Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
E-mail: www.rm.unicatt.it
Tel. 06.30154275
ORGANIZZAZIONE DEL MASTER :
Il Master di II livello in migrazione, cultura e psicopatologia avrà la durata di un anno: dal gennaio 2010 a dicembre 2010, per complessivi 60 crediti formativi universitari. Le lezioni si svolgeranno a Roma presso l?Istituto di Psichiatria e Psicologia e in parte on-line. Durante lo svolgimento del Master, in base alle esigenze formative, potranno essere decise ore di lezione da svolgersi presso la sede universitaria di Milano. Il tirocinio clinico e/o professionale aziendale si effettuerà presso l?Istituto di Psichiatria e Psicologia dell?Università Cattolica del Sacro Cuore, il Dipartimento di Salute Mentale della ASL RM H e presso altre strutture all?uopo convenzionate in base a progetti di inserimento proposti dai singoli studenti.
Sono previsti esami bimestrali in itinere e l?elaborazione di una tesi al termine del Master.
È prevista la partecipazione straordinaria di docenti di alto profilo scientifico ed internazionale, ove le esigenze didattiche lo renderanno necessario.
TASSA DI ISCRIZIONE
La tassa di iscrizione al Master è di ? 2.500 da versare con le seguenti scadenze e modalità:
Prima rata al momento dell’iscrizione pari ad ?
Seconda rata entro il 20 maggio 2010 pari ad ?
Terza rata entro il 30 giugno 2010 pari ad ?.
Il versamento deve essere effettuato sul c/c bancario della Banca di Roma Agenzia 60 Codice ABI 03002 Codice CAB 03360 indicando quale causale l’iscrizione al Master universitario in ?MIGRAZIONE, CULTURA E PSICOPATOLOGIA?.
POSTI DISPONIBILI
Il numero dei posti disponibili nel Master universitario in ?MIGRAZIONE, CULTURA E PSICOPATOLOGIA? è compreso tra un minimo di 15 ed un massimo di 30 iscritti.