In un libro uscito lo scorso marzo Modello Roma, Edizioni Odradek, un gruppo di autorevoli urbanisti ed economisti apre un dibattito coraggioso su quello che è stato definito, alquanto impropriamente, il nuovo rinascimento urbano della capitale. Il libro che analizza e descrive con grande imparzialità i disagi e le patologie che attualmente affliggono Roma ha avuto sino ad ora un?eco modestissima sui media .
La spiegazione per questa scarsa attenzione va forse ricercata nelle analisi di questi autori che mettono in evidenza le contraddizioni profonde in un modello di sviluppo e modernizzazione che è stato invece presentato in questi anni come vincente. Modello che si identifica con Walter Veltroni attuale sindaco di Roma e futuro leader del partito democratico.
Pochi sono stati i rappresentanti del mondo istituzionale e delle forze sociali che hanno avuto il coraggio di chiedere, in questi anni, l?apertura di un dibattito con il coinvolgimento di cittadini, amministratori ed esperti, per capire la reale portata della mutazione in atto nel tessuto sociale ed economico della città.
Si è preferito, soprattutto da parte del sistema mediatico, dare un grande rilievo a fenomeni cosiddetti culturali, come l?Auditorium della Musica che produce si eventi, ma a pagamento, per la soddisfazione di una ristretta elite che può permettersi di pagare il prezzo, spesso salato, del biglietto di un concerto, di una conferenza. Oppure la Festa del Cinema grande e costosissimo (20 milioni di euro ?) evento mediatico con ricadute pressoché nulle sull?occupazione e sulla languente industria dell?audiovisivo romano.. Al contrario l?industria di Hollywood grazie a questo evento ha potuto beneficiare di una serie di ricadute promozionali gratuite. Tra l?altro Variety, considerata la più autorevole rivista sull’ industria cinematografica a livello internazionale, in questi giorni ha pubblicato la lista dei 50 più importanti festival del mondo: la Festa del Cinema di Roma purtroppo non c’è.
La stessa Notte Bianca nel libro viene descritta come ..una specie di sbornia, una ubriacatura generale con l?illusione di occupare finalmente una città che è inaccessibile nella quotidianità. Ilvo Diamanti in un recente editoriale su La Repubblica si interrogava sulla reale utilità delle Notti Bianche?. l?Italia delle Notti Bianche, in cui le città, le più belle e le più indistinte si trasformano in supermercati, centri commerciali, discoteche, parchi giochi e divertimenti diventano non luoghi indifferenti alle non persone che le affollano. L?Italia delle notti bianche è un paese ove i giovani protraggono la condizione di irresponsabilità in cui li hanno confinati gli adulti Prigionieri al tempo stesso privilegiati, protetti il più a lungo possibile in attesa della vita da precari che li attende
Quante sono, si chiedono gli autori di Modello Roma, le attività sperimentali minori più legate alle tradizioni culturali del territorio, che sono spesso la base per la creatività popolare, che soffrono e muoiono per finanziare i megaeventi (concerti etc). Facili scorciatoie attraverso cui si cerca di catturare il consenso dei giovani a cui invece la città si presenta quotidianamente con il volto duro della precarizzazione,
Il costoso belletto degli eventi culturali, un concetto di modernità non proprio all?avanguardia, l?uso spregiudicato di una comunicazione tesa a fare emergere solo gli aspetti di successo hanno oscurato la sostanziale subalternità della città al potere della finanza e della omologazione consumista che stanno creando sacche sempre più estese di povertà, sofferenze e disagi sociali .
Che a Roma le cose non funzionino particolarmente bene lo confermano i dati, per niente consolatori, dell?Istituto Mercier Human Resources. La ricerca Mercer-Indagine World Wide sulla qualità della vita condotta nei maggiori centri urbani mondiali, si basa su 39 indicatori suddivisi nelle seguenti categorie:
? Contesto politico e sociale
? Contesto economico
? Contento socio-culturale
? Salute e servizi sanitari
? Scuole e istruzione
? Servizi e trasporti pubblici
? Attività ricreative
? Beni di consumo
? Alloggi
? Ambiente naturale
Secondo le analisi dell?Istituto Mercier Roma si è posizionata, nel 2006, come indice sulla qualità della vita in generale al 14º posto nella classifica UE e al 61º posto nella classifica worldwide. Posizione di classifica che rende problematico parlare di nuovo rinascimento urbano.
Nel libro Modello Roma gli autori elencano una serie di emergenze
Nuove povertà: questa emergenza che viene analizzata da Castagnola e Troisi, entrambi economisti, riguarda un numero crescente di famiglie che ricorrono per sopravvivere all?usura Schiavitù: il fenomeno è cresciuto in maniera esponenziale, prostituzione, impiego coatto dei minori sembrano ormai fuori controllo
Immigrazione: non sembra che le diversità, di cui sono portatrici le famiglie e le persone provenienti da altri paesi abbiano subito un reale processo di integrazione, ci si è limitati ad esprimere una semplice tolleranza
Sviluppo economico: Amoroso(economista) e Castronovi (dirigente sindacale) esprimono seri dubbi sul dato del Pil di Roma, risultato nettamente superiore a quello nazionale,come indicatore di buona salute dell?economia cittadina (Roma locomotiva dell?Italia è stato trionfalmente sbandierato). Da una scomposizione dei dati risulta che a gonfiare il dato del Pil a Roma contribuiscono una serie di imprese che a Roma hanno solo la sede di rappresentanza. Ma non incidono sull?economia della città Molto forte è invece l?incidenza del settore dei servizi,in particolare il settore pubblico è l?unico risultato in crescita insieme al settore del commercio e delle costruzioni, settori questi che comunque non producono innovazione.
Roma città dell?innovazione? E? molto difficile sostenerlo, forse andrebbe suggerita un po? più di prudenza nella comunicazione. Secondo Maria Prezioso responsabile delle ricerche sulla competitività urbana della UE, Roma con 3 università pubbliche, 16 private a cui vanno aggiunti i centri di ricerca di CNR,ENEA è ferma da anni con i brevetti Perché non investe in tecnologia.Altrettanto significativa risulta la scarsa capacità di attrarre quote significative di investimenti esteri (FDI) In particolare nel settore high tech .La Tiburtina Valley sembra un sogno infranto da tempo.
Questione urbanistica: secondo l?analisi di Berdini ingegnere urbanistico il nuovo piano regolatore è frutto di una serie di accordi con i grandi proprietari privati e con una scarsa attenzione nei confronti della domanda partecipativa dei Municipi ,il risultato sembra una scarsa attenzione nei confronti di territorio ,ambiente e paesaggio.
Mobilità e traffico: Sartogo, studioso di problemi ecologici e scientifici ,compie un?analisi severa sui ritardi rispetto ad altre città europee(ma anche asiatiche) in termini di qualità di trasporto urbano,il numero di vetture a Roma ha superato le 732 per 1000 abitanti con conseguenze disastrose sui livelli di inquinamento,costi e dispendio di tempo per i cittadini. Roma vanta poi un tristissimo primato, a livello internazionale, di morti-soprattutto giovani- per incidenti stradali
Processi di partecipazione:Secondo Cellamare ,docente di urbanistica ,stenta a diffondersi una cultura della partecipazione finalizzata a dare una voce reale ai cittadini,ai quartieri ai municipi. Basta guardare la qualità dei siti web del Comune e dei Municipi-e confrontarli con quelli di altre realtà comunali a livello internazionale – per capire come siano ancora lontani gli obiettivi fissati dall? Unione Europea in termini di e-government : e cioè combattere il divario digitale, garantire la maggiore efficienza, sviluppare i servizi fondamentali, rendere disponibili gli strumenti, rafforzare la partecipazione democratica
Emergenza abitativa:la situazione in questo settore rischia di andare fuori controllo,secondo Caudo, ricercatore, il livello degli affitti a causa della sconsiderata speculazione edilizia sta impoverendo quote sempre maggiori di famiglie romane.
Al termine del libro Bernardo Rossi Doria docente di urbanistica si pone. questo inquietante interrogativo: cosa succederà quando si porrà il problema della successione a Veltroni alla guida della città e le questioni tenute fino ad ora sotto controllo attraverso una sapiente campagna mediatica rischieranno di riemergere tutte insieme?