Si chiama SaMiFo ed è l?acronimo del Centro di Salute per Migranti Forzati. Presentato ufficialmente lo scorso 28 giugno, questo nuovo punto di accoglienza e cura per richiedenti asilo e rifugiati, è frutto della collaborazione del Centro Astalli con la ASL Roma A.
Il progetto nasce dall?esperienza concreta dell?ambulatorio del Centro Astalli, dal confronto con le esigenze che i pazienti riportano ogni giorno e con le difficoltà che essi trovano nel rivolgersi al sistema di sanità pubblica.
I migranti forzati, quale che sia il loro status legale (richiedenti asilo, rifugiati o ricorrenti), hanno il diritto/dovere di iscriversi al sistema sanitario nazionale e possono quindi rivolgersi alle strutture di sanità pubblica esattamente come i cittadini italiani.
Purtroppo, l?esperienza dell?ambulatorio Astalli dimostra che questo diritto rimane una potenzialità teorica, che solo raramente viene messa in pratica.
Ai più ovvi ostacoli linguistici e culturali (che possono divenire insormontabili senza la presenza di un mediatore), si aggiunge spesso una mancata consapevolezza dei propri diritti da parte degli utenti e, cosa ben più grave, la mancata conoscenza di questi stessi diritti da parte degli operatori della sanità pubblica, che, interpretando spesso in modo disomogeneo circolari e regolamenti dal contenuto a volte ambiguo, finiscono con l?adottare comportamenti vessatori e discriminatori. A tutto ciò si aggiunge la realtà di vita dei migranti forzati, spesso segnata da una precarietà abitativa e da una generale fragilità sociale che possono facilmente compromettere l?accesso a indagini diagnostiche o a visite specialistiche.
L?idea di fondo del progetto è quindi quella di creare uno spazio di raccordo tra una realtà specificamente dedicata ai migranti forzati, come il Centro Astalli, e il mondo della sanità pubblica. Proprio in quest?ottica di inclusione sarà presente, all?interno del Polo, uno sportello di orientamento socio-sanitario. L?altra finalità è quella di migliorare, in quantità e qualità, l?offerta sanitaria dell?ambulatorio Astalli. I servizi di medicina di base e di assistenza psicologica e psichiatrica, che continueranno a svolgersi il pomeriggio al Centro Astalli, saranno effettuati la mattina in questa nuova sede con medici non più volontari, ma retribuiti dall?ASL. Anche la medicina legale avrà il suo spazio nei locali di via S. Martino della Battaglia, grazie alla collaborazione con l?associazione ?Medici contro la tortura?.
Un progetto di assistenza sanitaria per migranti forzati