La Repubblica Democratica del Congo, RDC, è per estensione territoriale -:2,3 milioni di km2- la terza nazione africana dopo l?Algeria e il Sudan. Il suo territorio è pari a 8 volte quella dell?Italia, 80 volte quello del Belgio, 4 volte quello della Francia. La sua popolazione è di circa 60 milioni di abitanti. La RDC è ricca di immense risorse naturali, molte delle quali ancora da scoprire, e di materie prime come: rame, cobalto, oro, diamanti, petrolio. Abbastanza recentemente è stato scoperto il coltan che viene utilizzato per la miniaturizzazione dei cellulari e dei computer. Molti osservatori politici hanno cinicamente definito la Repubblica Democratica del Congo uno scandalo geografico. Ma il vero scandalo è la miseria del suo popolo che non può utilizzare le immense ricchezze del suo territorio per il proprio sviluppo .
LODJA ?ITISA?
La città di Lodja in cui ha sede l?ITISA: (Istituto Tecnico Industriale di Sankuru,) scuola convenzionata cattolica, è situata nella Regione del Kasai ? Orientale e ha una popolazione: di 250. 000 abitanti, il territorio si trova a circa 1.000 kilometri dalla capitale della RDC Kinshasa
LA STORIA E LA STRUTTURA DELLA SCUOLA ?ITISA?
La scuola è stata costruita nel 1956 dai belgi, il corpo insegnante e amministrativo, è costituito da 52 persone (maschi), ha 25 classi distribuite in 4 edifici che comprendono diversi laboratori/officina : artigianato, meccanica, costruzioni, materiali edili e falegnameria. C?è anche una sezione per l?internato degli studenti ma non è più agibile per problemi di insicurezza.
Le materie insegnate sono : meccanica generale durata 6 anni, costruzioni durata 6 anni, falegnameria durata 4 anni, meccanica automobilistica durata 5 anni e materiali edili durata 3 anni. La scuola è stata costruita a 7 km dal centro della città per evitare che i motori dei laboratori/officina causassero problemi di inquinamento acustico nelle zone densamente abitate al centro della città. Il dirigente della scuola è un sacerdote congolese.
Oggi, per le conseguenze della recente guerra questa scuola ha perso, purtroppo, la sua vocazione di Istituto Tecnico Industriale poiché l?attrezzatura dei laboratori (macchine utensili e altro) è stata portata via dai militari che nel 2000, e per 8 mesi, hanno occupato la scuola. I laboratori/officina sono stati trasformati in alloggi per i militari, l?ufficio del dirigente scolastico era diventato l?ufficio del comandante del distaccamento di militari. Durante il periodo dell?occupazione militare era proibito a chiunque attraversare il quartiere dove era situata la scuola. Gli insegnanti dovevano presentare prima di entrare nella scuola, un lasciapassare, gli alunni facevano lezioni circondati dai militari.
La scuola ha un basso numero di alunni, 300 complessivamente e circa 12 per ogni classe. La causa di questo modesto numero di studenti che seguono i corsi di studio dell?ITISA deriva dal costo elevato, (per la RD del Congo), della tassa d?iscrizione che corrisponde per ogni studente a 10$ (6,50?) al trimestre e : 30$ (21? ) all?anno: la cifra complessiva è destinata alla retribuzione degli insegnanti e alle spese di gestione. Da molto tempo ormai lo stato non versa alcun contributo.
Il problema economico è il principiale dei problemi non solo per le famiglie di Lodja ma per tutte le famiglie congolesi. I genitori, i capi famiglia senza lavoro non riescono a mantenere le loro famiglie, perché hanno enormi difficoltà, a causa della mancanza di risorse economiche, a procurare cibo, vestiti, medicine per se e per i figli e per assicurare loro l?istruzione. Spesso accade che siano gli stessi figli che trovano le risorse economiche per pagarsi da soli gli studi (dall?uniforme della scuola, ai libri, ai quaderni, alle penne, alle matite?) Qualche volta sono i figli che procurano, con il proprio lavoro il sostentamento per le famiglie. Ciò sta provocando un cambiamento dei ruoli all?interno delle famiglie. I genitori non sono più in grado di esercitare l?autorità e il controllo verso i propri figli. I figli non vogliono più sottomettersi ai genitori.
Nonostante i gravi danni causati dalla guerra e dalla crisi economica si è cercato, tenacemente, di non fare morire del tutto l?attività dei laboratori/officina. Questa attività è riuscita a sopravvivere grazie a un piccolo nucleo di ragazzi che hanno la possibilità di procurarsi gli strumenti indispensabili per l?attività pratica come: martello, sega o qualsiasi altro strumento che serve ai professori per esercitare l?attività didattica di base.
La RDC sta attraversando forse la peggiore crisi economica della sua storia. Questa crisi non ha risparmiato il sistema scolastico del paese. Tuttavia se paragonata alle crisi di cui soffrono le altre istituzioni del paese, il sistema educativo è forse, quello che ha mostrato la migliore capacità di sopravvivenza. Secondo un rapporto governativo ?Possiamo affermare con certezza che nessuna impresa e amministrazione del paese avrebbe potuto resistere se si fosse trovata in una condizione di abbandono e di instabilità simili a quelle in cui è affondato progressivamente il sistèma educativo da più di 20 anni?.
Nella RDC, la nuova costituzione del 2005 dichiara nell?articolo 43 che l?insegnamento primario è obbligatorio e gratuito nelle scuole pubbliche (statale e convenzionate). Ma sul territorio, in particolare a Lodja esiste un principio: ? niente solidi, niente scuola? . La famiglia dello studente dal 1986 anno in cui la finanza pubblica è crollata gioca un ruolo strategico nel sistema educativo del paese; il contributo finanziario per supportare il sistema scolastico del paese è infatti sostenuto per la massima parte dalle famiglie degli studenti a tutti livelli di studi (dalla scuola materna fino all?università). Questo sistema di finanziamento pur essendo un peso, spesso insostenibile, soprattutto per i genitori che non hanno lavoro o che lavorano ma sono sottopagati, rimane l?unico strumento di sostegno per la sopravvivenza del sistema educativo nazionale e per evitarne il crollo.
La donna riveste un ruolo, tra i più importanti nell?attuale sistema educativo della RDC, in modo particolare a Lodja perché è la donna che spesso riesce a sostenere economicamente la famiglia attraverso il ricavato dai piccoli commerci al dettaglio. Per esercitare questa micro attività commerciale la donna si deve svegliare molto presto al mattino, dopo avere preparato da mangiato i figli più piccoli è costretta a percorrere diversi kilometri per andare a comprare in un certo luogo alcuni prodotti [?] torna poi la sera per rivenderli per strada, dopo avere venduto i prodotti ritorna a casa prepara da mangiare, si prende cura dei figli più piccoli. E questa è la sua vita quotidiana. Con i pochi soldi che faticosamente guadagna da questi piccoli commerci riesce a mantenere la famiglia e a mandare i figli a scuola.
Nella RDC e a Lodja in particolare il livello di istruzione degli alunni è basso e, purtroppo, diminuisce di giorno in giorno a causa di una molteplicità di fattori ( per la mancanza di insegnanti qualificati, di biblioteche, di libri di testo specialistici?).
La società congolese, in particolare nel territorio del Lodja, attribuisce meno importanza all?istruzione delle ragazze perché queste sono destinate, attraverso il matrimonio, ad appartenere a un’altra famiglia e a generare quella che nella società africana è considerata la vera ricchezza, cioè i figli; all?interno della famiglia è il marito che gestisce e decide.
Viene data più importanza all?istruzione dei ragazzi perché un ragazzo è considerato il fulcro della famiglia, lui si sposa e porta la ricchezza in famiglia. A mio parere, questa è una delle cause dell?aumento dell?analfabetismo delle donne nella RDC. Secondo analisi dell?Unesco nel periodo 2000-2004, il tasso di analfabetismo era di 48,1% per le donne e 20,2% per gli uomini.
Nella RDC, il livello della disciplina esercitato dai docenti dentro e fuori dell?aula è giudicato ancora buono. Si insegna non solo a scuola ma anche in famiglia il rispetto che i più giovani devono portare verso gli anziani. Nella società congolese un anziano è considerato una ricchezza non solo per i giovani ma per la società intera. ?Come si dice: un vecchio che muore in Africa è tutta una biblioteca chi brucia in Europa?. L?anziano mette a disposizione il suo tempo per raccontare le vecchie storie, per istruire e dare consigli ai giovani, ecc. C?è una grande collaborazione tra scuola e famiglia per quanto riguarda l?insegnamento della disciplina. Tutti, sia insegnanti che famiglie, svolgono il ruolo di educatori, anche nei riguardi di tutti i ragazzi, anche se non sono i loro figli biologici, che non si comportano bene.
La disponibilità degli insegnanti, la loro formazione, la loro motivazione, ma anche la loro retribuzione, sono tutti fattori che influiscono direttamente sulla riuscita o l?insuccesso degli alunni. L?insegnante all?ITISA e nella RDC in generale non è particolarmente motivato, in genere riceve un salario che varia dai 30 ai 70 $ al messe secondo i gradi, invece del salario di 208 a 2. 080$ al mese secondo gli accordi sindacali siglati in precedenza con il governo (Accordo di Mbudi). ?La maggiore parte dei membri della classe politica attuale tentano di rendere ereditario il potere e le ricchezze del paese che gestiscono. I loro figli sono quasi i soli a potere beneficiare di una educazione di qualità conseguita all?estero o nelle scuole private; invece i figli dei poveri sono vittime del grave deterioramento subito in questi anni dal sistema scolastico, molti di questi si accontentano delle cattive scuole dove imparano quasi niente e molti altri addirittura non hanno neanche le scuole. Ma questa gravissima situazione in cui da tempo attraversa la popolazione congolese non sembra preoccupare particolarmente la maggiore parte delle persone al potere ?.
Per finire, volendo riprendere le parole di Mokonzi dicendo che ?tutti furono colpiti, ma non tutti morirono? vale a dire che: malgrado il suo degrado e la politica confusa di questi ultimi anni, il sistema scolastico congolese si sta sviluppando anche se con il passo della tartaruga. Il numero degli alunni e le costruzione dei nuove scuole è in aumento. Inoltre si possono ancora trovare in molte province scuole di qualità. Si possono trovare anche molte persone di buona volontà, genitori, insegnanti, dirigenti scolastici e sacerdoti chi si impegnano con amore e dedizione per le scuole.
Grazie a tutti
Conferenza tenuta da Jean Pierre Ekanga
Il 18-12 -2009 al liceo scientifico Labriola di Ostia
nel corso dell?incontro
Aprirsi al mondo.Si puo’?
Prove di globalizzazione creativa per un futuro solidale.”