Due anni fa passando per Vienna durante le vacanze estive entrai per una  visita nel palazzo del  parlamento austriaco (pagando il relativo biglietto!) aderendo all’invito che alcuni procacciatori all’esterno rivolgevano ai passanti!

Chi ci fece da guida era uno studente spagnolo che in questo modo durante l’estate si manteneva agli studi per il resto dell’anno in grado di esprimersi abbastanza bene anche in italiano.

Ovviamente fui molto interessato alla visita ed alle interessanti  notizie (ad esempio che De Gasperi ne era stato parlamentare) e valutazioni (ad esempio che quello austriaco fu il primo parlamento europeo con rappresentanze elette delle  varie nazionalità dell’impero ) che la guida ci fece; ma la cosa che più mi colpì dopo la semplice scrivania a  disposizione del Presidente della Camera, era la  comunissima poltrona, modello e costo tipo  Ikea, di cui si serviva, in particolare  rimasi colpito dal fatto che entrambe le imbottiture dei braccioli avevano la pelle che le ricopriva sbucciata per gli urti presi contro la scrivania quando il presidente vi si accostava. Nel mio ufficio l’avremmo già buttata via!

 

E’ chiaro dove voglio arrivare: il problema non è se il numero di deputati sia alto o basso; ma se il costo del loro mantenimento e del relativo contorno in cui esso opera è adeguato o spropositato paragonandolo agli altri parlamenti. Vedevo ieri sera una intervista al giornalista autore del famoso libro sulla “Casta” che servendosi di efficacissimi grafici mostrava questi costi!

Per fare un’altro esempio: non ho niente da ridire sul fatto che l’AMA sia la  impresa di servizi in Europa con il maggior numero di dipendenti, ho  da ridire che Roma non sia neppure lontanamente paragonabile in termine di pulizia a qualsiasi altra capitale Europea (est compreso!) che ne hanno un numero decisamente inferiore; né  voglio che si tagli il numero di dipendenti  dell’AMA licenziando, per ricondurlo entro i normali parametri delle altre imprese che fanno (molto meglio)  lo stesso servizio, perché uno stipendio non si nega a nessuno, però allora voglio  vederli tutti i giorni passare la cera sui marciapiedi!

Adesso estendi le valutazioni ai partiti, ai municipi, alle provincie, alle regioni, alle comunità montane, ….. ai deputati.

 

Ho a casa una brochure  con le foto, gli indirizzi, i curricula ed i numeri di telefono  che mi hanno dato durante una visita al senato  degli Stati Uniti d’America: solo 103 senatori! sono dispari perché l’Alaska ne ha solo uno invece di due come hanno tutti gli altri stati!

Il mio amico che mi ospitava a Washington  mi condusse  a vedere l’ultima partita  di baseball della squadra della scuola pubblica in cui giocava il figlio tredicenne, nella stessa squadra giocava  anche il figlio di uno dei deputati della camera americana. Tutti i genitori presenti (compreso il deputato) consegnarono  a fine partita al genitore che si era impegnato a seguire la squadra  come allenatore una busta con dei soldi per compensarlo del suo impegno durante l’anno. Lui prese queste buste come fosse la cosa più ovvia di questo mondo senza né schernirsi né dover ringraziare più di tanto.

Mi chiesi se avrei mai visto niente di simile in Italia; di sicuro la prima cosa che sarebbe venuta in mente ai vari genitori sarebbe stata di profittare della presenza del figlio del deputato per cercare di ottenere tramite lui una qualche sovvenzione per la squadra. Nessuno ci aveva pensato! Né il deputato si era mai offerto di farlo.

Come dice l’evangelista: “Chi ha orecchie per intendere intenda”.