Si possono perdere i sensi in molti modi.
C’è chi li perde perché sviene, chi perché ha avuto un trauma, chi perché li usa poco e finisce per chiudersi in un universo privato, chi perché li ha storditi e resi ottusi dal rumore di fondo e dalle parole inutili che ci avvolgono.
C’è chi invece i sensi -quelli classici- non li ha persi, ma ne ha persi altri non meno importanti: il senso della misura, quello del ridicolo, quello della società, quello delle istituzioni, quello della vita.
I sensi sono importanti, vanno tenuti da conto, e –se sono intorpiditi- vanno risvegliati e recuperati. Da chi imparare? Da chi andare a scuola?
I migliori insegnanti –si sa- sono quelli che hanno fatto esperienza diretta di ciò che insegnano, e allora quale maestro migliore potremmo trovare di chi dai propri sensi ha imparato a trarre il massimo?
Riusciremmo a “vedere” un quadro senza usare gli occhi? Andiamo a scuola da chi ha rafforzato le proprie facoltà percettive, cognitive e intellettuali proprio perché disabile della vista!
Mercoledì 24 settembre 2014, il Centro Regionale S.Alessio per i Ciechi in la collaborazione con il Museo Tattile Anteros di Bologna inaugurerà la mostra “La Gioconda in via Margutta”, una collezione di traduzioni tridimensionali in bassorilievo di celebri dipinti compresi tra Medioevo ed Età moderna.
Vi aspetto alle ore 18.00, in via Margutta 51 per imparare come si fa a “vedere” con le mani e provare il brivido di dare una carezza a Monna Lisa!
Forse recuperando quei sensi che spesso trascuriamo, anche il buon senso potrebbe tornare di moda.