Tuttavia, con lo stesso spirito di obbedienza e fedeltà, se potessi nel corso dei secoli futuri, direi alle gerarchie che verranno: “LA BINDI VE LO AVEVA DETTO”. Perchè il problema intrinseco all’organismo, lo si può rinviare ma non eliminare.
Caro Amedeo,
siamo perfettamente in sintonia nell’affermare che “Resta la dottrina sociale della Chiesa. Condivisibile o meno, è l’unico schema di lettura della società futura”.
Ed è altrettanto veritiero che “In questo vuoto ideologico che tutto risucchia in un unico immenso buco nero, il ruolo dei cristiani è maggiormente impegnativo. Ma i tempi della Chiesa sono quelli della costruzione del “Regno di Dio”.
I tempi della politica sono diversi rispetto quelli della Chiesa. La politica è decisione sull’oggi, presa di posizione hic et nunc su fatti concreti. Ecco allora il difficile compito dei cristiani laici impegnati in politica:
la traduzione concreta del messaggio, i vari livelli di mediazione con “il mondo”.
Pertanto, personalmente ritengo che laddove falliscano, TUTTI I TENTATIVI POSSIBILI TESI A MEDIARE TRA LE DUE POSIZIONI, CERCANDO DI FAR CAPIRE CHE IL DIALOGO TRA CHIESA E LAICITA’, POTREBBE ESSERE UNA GROSSA OPPORTUNITA’ PER RISOLVERE PIU’ I PROBLEMI DI UNA SECOLARIZZAZIONE DI GRANDE ATTUALITA’ (per esempio vedi la pedofilia), RISPETTO UNA DECADENTE E SENZA SPERANZA IDEOLOGIA PROGRESSISTA , RIMMARREI all’originale regola della Compagnia di Gesù all’OBBEDIENZA e alla FEDELTA’ (“portavoce della gerarchia”
Binetti).
Perchè la CHIESA NON E’ UNA DEMOCRAZIA
Tuttavia,
con lo stesso spirito di obbedienza e fedeltà, se potessi nel corso dei secoli futuri, direi alle gerarchie che
verranno: “LA BINDI VE LO AVEVA DETTO”. Perchè il problema intrinseco all’organismo, lo si può rinviare ma non eliminare.
Alberico