A quasi 20 anni dal crollo del comunismo e dalla fine della guerra fredda e a più di 5 anni dall?attacco terroristico alle torri gemelle, le varie guerre in Iraq ed in Afghanistan, lo spettro del fondamentalismo islamico ed i frequenti tracolli delle borse mondiali, non sono riusciti a nascondere, probabilmente perché ne sono la diretta ed inevitabile conseguenza, il fallimento del modello occidentale e del sistema capitalistico in generale.
Le evidenti difficoltà di tutti noi ad adattarsi ad un nuovo modo di vivere e di convivere con il resto del mondo che bussa insistentemente alle nostre porte, fenomeno globale diventato seria e costante minaccia alle nostre certezze di collettività opulenta, bianca e cristiana, sono un dato certo in mano agli scienziati del sociale.
E mentre all?esterno dei nostri labili confini si ammassano drammaticamente orde fameliche e agguerrite di ?poveracci? pronti a tutto pur di trovare un posto al sole, di realizzare il sogno di una vita intera, nei paesi occidentali, con in testa Stati Uniti d?America e Unione Europea, tutto: politica, economia, cultura, società, religione, viene messo in discussione non solo da sempre più larghe fette di popolazione ma sopratutto dall?elite politica e culturale della nostra società.
Ma il dato più triste in questo scenario da fine impero è vedere quotidianamente migliaia di esseri umani, illusi da un modello fallito, ingannati e ricolmi di desiderio di vivere la nostra vita come fosse una telenovela a lieto fine, prenderci d?assalto in ogni dove rischiando e a volte perdendo la propria vita, laddove al di qua della barricata tutti noi non possiamo che assistere inermi ad una delle più profonde crisi d?identità di sempre del nostro sistema.
C?è chi tutto questo non ha timore a paragonarlo alla caduta dell?Impero Romano dove una società stracolma di tutto, ma esaurita nelle sue più profonde viscere delle virtù iniziali ed essenziali che la resero immortale, è implosa in se stessa più per colpa dei propri uomini di potere corrosi irrimediabilmente dalla corruzione e dal vizio che sotto i deboli colpi delle terribili invasioni barbariche.
Auspicabile sarebbe che finalmente le mura di Roma crollino, magari abbattute da noi che ci stiamo dentro, e che cominci la vera invasione di massa, il rimescolamento delle carte per tutti. Lo stravolgimento del sistema anche se doloroso sarà necessario per ristabilire un ordine mondiale futuro, una ridistribuzione delle risorse planetarie più equa, così come non è riuscito a fare il comunismo e tanto meno il nostro capitalismo.