Dunque Diego Della Valle ha comprato ampi spazi su molti giornali per gridare “Politici ora basta”. Un j’accuse, come scrive ogni buon giornalista che si rispetti, nuovo (o quasi) nelle modalità, (forse) non atteso da una fonte così particolare, non nuovo nei contenuti ma certamente robusto nei toni e significativo nel tempo scelto.

Ed eccoci ai commenti (fonte: Corriere.it di oggi): consueti distinguo ed appelli alla responsabilità (John Elkan), incongrue ironie di La Russa, vuote battute della Bindi (calzata Tod’s), letture partitiche di Cicchitto, banalità della Camusso (“bisogna stare attenti a chi scaglia la prima pietra”); anche qui, nulla di nuovo né, mi sia consentito il dirlo, di notevole. Più attenti alla sostanza Casini (“siamo contenti che ci sia una chiamata di corresponsabilità e una unione perché il paese così non può andare avanti”) e Maroni (“sono parole pesanti e con i dovuti distinguo sono almeno parzialmente condivisibili”). Più centrato e profondo il dubbio di Profumo, che in buona parte condivido (“l’idea e il pensiero che la società civile sia così meglio della classe politica, è proprio sbagliata”).

La vera sorpresa viene però dalla Ministra della Pubblica Istruzione Gelmini, che, reduce da un infortunio mediatico non trascurabile, (sempre per dirla da buon giornalista) si scaglia oggi contro chi “acquista pagine di giornali per sporcare la politica”: ma come? Sono mesi che leggiamo ogni giorno di intrecci puttaneschi (veri o presunti, qui non importa) fra politica ed affari, di presunte battute irresponsabili su capi di stato esteri, di corruzioni e mazzette, di parlamentari che dicono in pubblico il contrario di ciò che dicono in privato, persino la CEI, “lento pede”, solleva con vigore il problema del decoro delle istituzioni pubbliche e della vita pubblica; e mentre corre tutto ciò in Italia da mesi, secondo la Gelmini chi pubblica un attacco anche durissimo ma frontale ai politici (mi pare – anche a giudicare dalle reazioni – senza distinzione di parte) agisce “per sporcare la politica”? Non si è, purtroppo, la politica, da sola, già sporcata abbastanza?

Mi viene in mente una brevissima favola di Trilussa (“Rimedio”) che, per carità, allude a ben altri vizi e, per di più, dell’umanità nel suo complesso ma che, in un senso più ampio, può applicarsi al quadro che ci occupa:

  

Un lupo disse a Giove: – Quarche pecora

dice ch’io rubbo troppo… Ce vô un freno

per impedì che inventino ‘ste chiacchiere… –

E Giove je rispose: – Rubba meno.

  

Certo, se ha ragione Profumo (cosa che ritengo possibile), a risentirsi dell’iniziativa di Della Valle dovrebbe essere anche la cosiddetta società civile (del resto non risparmiata dallo stesso Della Valle); ma non credo che la politica, onorevoli Bindi, La Russa, Cicchitto e Gelmini, abbia titolo per chiamarsene fuori e per scandalizzarsene!