In occasione della visita in Italia di Haji Mohammad Mohaqiq, presidente della Commissione giustizia del parlamento afghano, tra i fondatori di Hezb-e Wahdat (partito dell’etnia hazara, sciita) era stato previsto –e poi annullato- un convegno in Campidoglio con la partecipazione di Intersos e Afgana. Giuliana Sgrena e  il Cisda (Coordinamento italiano sostegno donne afghane) hanno espresso dissenso sull’evento e sulla partecipazione di Intersos.

Pubblichiamo la risposta di Nino Sergi (INTERSOS) a Giuliana Sgrena e il link sul quale è possibile leggere l’intero dibattito http://giulianasgrena.globalist.it/Detail_News_Display?ID=8712&typeb=0&Dopo-le-proteste-annullato-il-convegno-in-Campidoglio-con-un-criminale-afghano-

Cara Giuliana, ti copio la mia risposta ad un’amica che mi ha chiesto: è vero?

Eccola:
E’ vero che Afgana e Intersos sono stati invitati dal Consigliere comunale responsabile per l’Asia ad un incontro col Presidente della Commissione Giustizia del Parlamento afghano. E’ vero che abbiamo accettato.

Il personaggio, discutibile come l’80 % degli altri personaggi politici afghani, è pur sempre l’espressione di un’Istituzione afghana che merita rispetto. In ogni caso, dato che per esempio in Somalia sono andato a parlare con persone iscritte nella lista internazionale dei terroristi, per capire la loro visione e per dire loro la mia visione sul possibile processo di pacificazione, non capisco perché non dovrei farlo con questo politico afghano.  Gli anatemi del Cisda, del SEL, della Sgrena, che hanno provocato l’annullamento dell’incontro, sono in realtà un’occasione mancata: si poteva partecipare e dire chiaramente e pubblicamente come la pensiamo.

Quando invece si incomincia a “proibire” alle persone di parlare, affermando inoltre stupidaggini come quella che Afgana e Intersos sostengono il” fondamentalista”, penso che siamo ben lontani dalla mia visione di democrazia e, più semplicemente, dalla mia interpretazione di linguaggio veritiero.

Non siamo più al solito “facciamoci del male” della sinistra italiana; per quanto mi riguarda, sono ormai al “fatevi pure del male, care compagne e compagni; continuate pure, ma non ci sentiamo minimamente toccati”.