Qualcuno vuol farci credere che in Italia da un po? di tempo tutto vada molto bene. Questo perché tutti abbiamo il cellulare e l?auto. Un’ondata di benessere che tocca tutti, anche gli immigrati: prova ne è il fatto che anche loro hanno un cellulare. Forse talvolta capita che non vengano trattati come esseri umani, ma questo per molti è un particolare secondario.
Tutti sanno che l?Italia è uno dei paesi più industrializzati e ricchi del mondo. Poco importa quindi se siamo l?unico stato dell?Unione europea a non avere una legge sull?asilo politico. Ed è irrilevante che l?ultimo rapporto di Amnesty denunci l?Italia per le violazioni dei diritti umani nei centri di permanenza temporanea.
Dettagli, piccole annotazioni, di fronte ad alcuni casi concreti che dimostrano come tanto benessere ci permetta di assistere i richiedenti asilo nel miglior modo possibile.
Per esempio chi arriva alla Questura di Bolzano per richiedere asilo politico, senza un documento di riconoscimento (cosa assai probabile se si scappa da guerre o persecuzioni), apprende che per fare la domanda di asilo deve entrare in un centro d?identificazione, affinché vengano accertate le sue generalità.
Il regolamento della legge Bossi-Fini riguardo ai centri di identificazione ci dice che sorgono nelle sette città in cui sono state istituite le commissioni territoriali competenti a decidere sulle richieste d?asilo. Attualmente i centri aperti e funzionanti sono solo tre in tutta Italia. Quindi chi arriva a Bolzano riceve un biglietto ferroviario di seconda classe per rimettersi in viaggio e attraversare tutta la penisola fino a Crotone.
Purtroppo, sembra che a Roma, a differenza di Bolzano, il benessere non sia ancora giunto. Chi infatti arriva alla Questura di Roma per fare richiesta d?asilo e deve passare per il centro di identificazione, riceve due fogli con l?invito a presentarsi: ?nel più breve tempo possibile e comunque non oltre 8 giorni dalla data di oggi, presso il centro d?identificazione di Foggia – Borgo Mezzanone. Viene reso edotto/a che l?inottemperanza al presente invito? equivale alla rinuncia alla domanda di asilo?.
Sui fogli non c?è indicazione su come raggiungere Foggia e Borgo Mezzanone. E allora, ci si potrebbe chiedere, come fa una persona appena arrivata in Italia, senza risorse economiche, a raggiungere il centro a cui è stato destinato?
Probabilmente lo sfortunato sarà costretto a salire senza biglietto sul treno esponendosi all?umiliazione di dover spiegare al controllore perché non ha un regolare titolo di viaggio.
La crescita del nostro paese, che è sotto gli occhi di tutti, ha portato dei notevoli cambiamenti. Per esempio nella nuova procedura di richiesta d?asilo i tempi di attesa si sono molto ridotti. Mentre prima tra la domanda di asilo e la convocazione per l?esame potevano passare anche due anni.
Ora il tutto è talmente veloce che può capitare che la notifica della convocazione per l?esame della domanda d?asilo da parte della commissione venga recapitata persino dopo la data fissata per l?esame della domanda.
E in questo caso come si fa? Ce lo siamo chiesti al Centro Astalli quando il 1 agosto sono arrivate convocazioni per il 27 luglio.
Naturalmente non si può crescere così velocemente, come sta facendo il nostro paese senza avere delle piccole disfunzioni nel sistema. Poco importa se queste ?piccole disfunzioni? ledono i diritti delle persone. L?essenziale è che ci sia sempre questo benessere.
C?è da sperare che tanta prosperità non ci accechi, rendendoci incapaci di riconoscere negli immigrati delle persone con una grande dignità che non va mortificata in nome della paura e della sicurezza. Sarebbe il caso di preoccuparsi di più della nostra crescita umana, della nostra capacità di condividere ciò che siamo e anche quel che abbiamo, piuttosto che dell’ automobile e del cellulare.