Dal Corriere della sera del 18 giugno. Intervista a Guglielmo Epifani: “Sul contratto nazionale la nostra proposta è diversa…….:facciamo norme contrattuali più leggere e che si adattino meglio alle diverse realtà. A quel punto le deroghe non sono più necessarie.”

Ma non poteva dirlo prima?

Dal Corriere della sera del 18 luglio, un mese dopo. Intervista a Raffaele Bonanni: “a Somigliano i lavoratori potranno guadagnare anche 3.500 euro lordi in più all’anno e fino a 700 euro in più al mese, se si farà il 18° turno e grazie alla detassazione. La forza dell’accordo sta proprio nel fatto che la flessibilità viene pagata di più. In questo senso, intese così ne vorrei firmare tante.”

Ma non potrebbe leggersi l’accordo? E studiare un po’ di aritmetica?

Leggiamo dall’accordo. Punto 1. ORARIO DI LAVORO: “Il 18° turno, cadente tra le ore 22 della domenica e le ore 6,00 del giorno successivo, sarà coperto con la retribuzione afferente la festività del 4 novembre e/o con una/due festività cadenti in domenica (sulla base del calendario annuo), con i permessi per i lavoratori operanti sul terzo turno maturati secondo le modalità previste dall’accordo 27 marzo 1993 (mezz’ora accantonata sul terzo turno per 16 turni notturni effettivamente lavorati pari a 8 ore) e con la fruizione di permessi annui retribuiti (P.A.R. contrattuali) sino a concorrenza.”

Fin’ora non ho ancora trovato nessuno che sia stato capace di spiegarmi il senso di questa norma. Chiedo aiuto.