Diciannove anni fa, esattamente il 19 luglio 1992, moriva a Palermo il giudice Paolo Borsellino, assassinato insieme alla sua scorta in via D’Amelio dalla criminalità organizzata. Un evento drammatico che insieme alla strage di Capaci, dove perse la vita Giovanni Falcone, ha segnato la storia e la coscienza del Paese.
Furono dei veri e propri attacchi scagliati dalla mafia contro due servitori dello Stato, divenuti in breve tempo simbolo dell’Italia che non vuole piegare la schiena e rassegnarsi all’inevitabilità del crimine, al trionfo della violenza e del terrore sulla legalità.
Da allora molto è stato fatto per contrastare il predominio della criminalità organizzata e molta è ancora la strada da compiere. Basti pensare agli ultimi fatti di violenza che hanno insanguinato la Capitale, e che sono stati ricondotti a regolamenti di conti tra bande criminali, in lotta tra loro per affermare il proprio potere in città.
Per questa ragione, per continuare ancora oggi a ripetere un “no” deciso alla minaccia della criminalità organizzata, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ha lanciato un’iniziativa importante, una grande fiaccolata contro tutte le mafie, “per la Legalità, la Sicurezza e lo Sviluppo”, che si terrà domani, in coincidenza dell’anniversario della strage di via D’Amelio, alle 19 in piazza del Pantheon.
“Roma contro tutte le mafie” -questo il nome dell’iniziativa- sarà, come ha affermato il presidente Zingaretti, “una fiaccolata di tutti, in primo luogo delle istituzioni”. E l’invito è stato infatti prontamente raccolto tanto dalla presidente della Regione Lazio Renata Polverini che dal sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, i quali hanno subito aderito con convinzione alla manifestazione.
“Credo che un messaggio corale che si rivolga a tutti, un appuntamento aperto, possa essere un bel segnale per dire che Roma e provincia reagiscono e non abbasseranno mai la testa nei confronti di queste infiltrazioni e di questa presenza della criminalità nella nostra città”, ha affermato Zingaretti.
Un appello importante, cui hanno risposto anche le realtà associative, politiche e sindacali della città, insieme alla società civile. Tante le adesioni, dalla Confesercenti di Roma a Legambiente, da Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio alla CNA. Tutti insieme per gridare con forza che la sicurezza e lo sviluppo di un Paese sono obiettivi irrinunciabili e da conquistare senza scorciatoie, scegliendo la trasparenza e il rispetto della legalità con fermezza, giorno dopo giorno.