Dal Campidoglio, per favore, qualcuno mi dica che non è vero.
Una delibera della Giunta Capitolina, venerdì 23 novembre, ha approvato nell’assestamento di bilancio l’assegnazione di 800.000 euro (ottocentomila!) per abbassare il muretto di travertino nella piazzetta antistante l’Ara Pacis.
Il motivo di tale costoso intervento? La struttura non permetterebbe a coloro che transitano in auto sul lungotevere di ammirare adeguatamente le facciate delle due chiese gemelle di San Rocco e San Girolamo dei Croati (Corsera Roma, 24/11/2012, “Alemanno trova i soldi per “ritoccare” l’Ara Pacis”, LINK).
E voi credete sul serio che le imprecazioni rivolte ogni giorno all’amministrazione comunale dai tanti autisti bloccati sul Lungotevere in Augusta siano dovute a questo famigerato muretto? O piuttosto alla mancanza di vigili, all’asfalto dissestato, alle innumerevoli buche? O peggio al fatto che molti di questi cittadini – come sempre più spesso accade ai romani – avranno magari dovuto lasciare a casa un familiare malato senza assistenza domiciliare, ridotta ormai al lumicino, o un figlio in difficoltà senza l’insegnante di sostegno in classe…
Può darsi che per qualcuno l’intervento proposto migliori davvero l’estetica della piazzetta, ma la crisi economica che sta travolgendo anche Roma Capitale ci fa ben dire che non è certo questo il tempo giusto “per pettinare le bambole”.
Io allora, pur non essendo affezionato alla struttura in sé, lancio un appello: salviamo il muretto dell’Ara Pacis e destiniamo invece gli 800.000 euro alle case famiglia della città che accolgono persone con disabilità gravi.
Con una somma simile queste indispensabili realtà potranno continuare a sopravvivere anche il prossimo anno. E non è poco.
Vuoi salvare il muretto e destinare la somma di 800mila euro alle case famiglia della Capitale per disabili gravi?
Invia una mail a sindaco@comune.roma.it con questo testo: “Gentile Signor Sindaco, le chiedo di lasciare il muretto dell’Ara Pacis lì dov’è e destinare la somma di 800mila euro stanziata per l’intervento di restyling alle case famiglia per disabili della Capitale”.
Buona settimana.
Amedeo Piva