Egr. Dott.Amedeo Piva, ricevo le sue newsletter e faccio qualche minuto di lettura e di riflessione. Grazie
Quest’ultima ,sembra quasi una notizia superata, visto che gli avvenimenti corrono così veloci nei ns. cervelli, invece è veramente una grande sofferenza
per i cattolici e per tutta la Chiesa. La possibilità di peccare non abbandona mai l’essere umano ma è bene che ciascuno di noi aiuti l’altro come meglio può
con la correzione se gli è concesso o con la preghiera se non può intervenire diversamente.
Ringraziamo il Signore per il grande lavoro che ha fatto il Papa circa questa problematica e chiediamo l’aiuto a Cristo perchè ancora una volta salvi la sua CHIESA.
Grazie e saluti.
Arnalda

Caro Piva,
condivido le tue osservazioni, ma il Vangelo dice che saremo giudicati sulle opere e non sulle parole.
Per cui bisogna ricominciare a parlare di “cose da fare” in questo frangente difficile non solo per l’Italia ma per la UE intera; è la mancanza di solidarietà e di una visone lungimirante che sta soffocando l’ideale europeo, pur essendo la UE la più grande economia strutturata del globo.

In questo frangente politico per me la prima cosa di cui parlare e chiedere al PD unitariamente di proporre è la riforma della legge elettorale, come antidoto al berlusconismo che sta, per fortuna, facendo acqua da tutte le parti.
Non chiediamo la fine della legislatura, ma chiediamo una nuova legge elettorale con chiara indicazione delle incompatibilità per i parlamentari.
Giampietro