Un piccolo commento su “l’amore vince sull’odio”; non
chiudiamoci come al solito nella nostra sicurezza
fondata su ragionamenti arguti e profondi. Chiamare “la
gente” tonni lobotomizzati mi sembra un grosso errore,
ricorda la triste battuta: “non sono io che sono
razzista, sono loro che sono neri”. Sembra che i vertici
del PD abbiano ormai nel loro DNA il motto: “non siamo
noi che sbagliamo, è chi
vota Berlusconi che è stupido”. Smettiamola e
interroghiamoci sul perché la gente vota così! Non
sono
stupidi, semplicemente danno importanza , più o meno
volontariamente, ad altro oltre alla ragionevolezza
delle idee. A cosa ad esempio?
Alle emozioni.
Il popolo della sinistra non sa emozionare. Siamo
convinti di avere le idee giuste? Siamo convinti di
saper costruire un mondo migliore? Benissimo! Allora
perché non raccontare
questo mondo? Perché non far venire un brivido di
emozione
nella schiena di chi ci ascolta quando gli raccontiamo
che mondo fantastico potremmo costruire insieme?
Il problema è che questi dirigenti di “sinistra” negli
ultimi anni non solo ci hanno insegnato a non
partecipare alla vita politica conquistando così
l’opportunità di agire nel bene e nel male
indisturbati,
ma ci hanno fatto smettere di sognare. E senza sogni,
senza una “vision”, non si va da nessuna parte.
Ciao
Lorenzo
—–
Caro Lorenzo,
interessanti le tue considerazioni. Gianni
risponderà direttamente.
Io mi limito ad una considerazione. Veltroni aveva dato
molto spazio alle emozioni. Non è andata bene.
Dietro alle emozioni deve esserci anche un programma
puntuale: l’unico aggancio serio che ricordo, nella
sinistra, tra emozioni e programma fu quando Prodi ci
portò in Europa e ci fece pagare anche una quota
aggiuntiva.
Poi non si è gestito bene il seguito e si è permesso
alla gente di credere che le difficoltà fossero dovute
all’euro.
Berlusconi invece ha gioco facile. Cavalca le emozioni
primarie dei cittadini (paura del futuro/immigrati,
desiderio di donne e successo…).
Ma quale Italia costruiremo?
Ciao
Amedeo
—–
Ciao Amedeo,
Per quanto riguarda le emozioni, parlo di qualcosa di un po’
diverso rispetto a quello che ha fatto Veltroni. Quello che
manca è secondo me una visione generale del mondo che si
vuole creare.
Berlusconi, nella sua vuotezza, fa sognare alla gente un
mondo dove tutti hanno un lavoro, belle ragazze accessibili,
etc.
Una volta la sinistra, con il comunismo e il socialismo,
facevano sognare un mondo dove non ci sarebbero state più
persone sfruttate, dove ognuno avrebbe avuto ciò di cui
aveva bisogno, etc.
Non dico assolutamente che il comunismo fosse meglio,
soprattutto guardando come è stato applicato, ma c’era una
visione di una società diversa. Ora tutto questo manca.
E’ un po’ come l’errore che fanno gli ambientalisti: al
posto di descrivere come potrebbe essere un mondo dove
l’uomo vive in equilibrio con la natura, parlano sempre
delle catastrofi che si abbatteranno su di noi. In questo
caso la visione la danno, ma negativa!!
Quindi con emozioni non intendo un “vogliamoci bene” alla
Veltroni, ma qualcosa di più generale. Il problema però
è
che per descrivere un mondo diverso bisogna avere idee certe
su come muoversi sull’ambiente, sul lavoro, sulla sanità,
etc., ma questo per il PD sembra impossibile. L’alternativa
è fare come Berlusconi che racconta favole.
C’è un movimento molto interessante che sta ottenendo
buoni
risultati ragionando, tra l’altro in questo modo, si chiama
“Transition towns”. Non te ne parlo qui però che è un
po’
lungo…
Ciao e a presto
Lorenzo