Sgomberati. E basta. Nessuna alternativa, nessun tetto sulla testa, nemmeno una coperta. Il più grande insediamento abusivo di afgani della capitale, alla stazione Ostiense, è stato rimosso. A denunciarlo è il Centro Astalli che esprime ?grave preoccupazione per le condizioni di circa 150 persone di nazionalità afgana che martedì 16 gennaio sono state sgomberate dalla stazione Ostiense, nei pressi di piazzale 12 Ottobre 1942?.
Da tempo il Centro Astalli insieme ad altre associazioni denuncia un costante aumento di richiedenti asilo provenienti dall?Afghanistan, spesso minorenni.
?La polizia è intervenuta nel più grande accampamento di afgani della capitale e lo ha sgomberato con metodi discutibili, senza provvedere ad una soluzione alternativa seppur temporanea ? denuncia padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia ? non hanno lasciato loro neanche le coperte per ripararsi dal freddo. Tra quelli che si sono rivolti al Centro Astalli per chiedere aiuto dopo lo sgombero, molto erano minorenni, richiedenti asilo o con permesso di soggiorno per motivi umanitari?.
La maggior parte ha trovato riparo per la notte alla Stazione Termini, ma il problema resta. E Padre La Manna rincara: ?La cosa più preoccupante è che non è stata proposta loro un?alternativa, un altro luogo dove ripararsi. E? bene che, se si decide di sgomberare un insediamento, fastidioso e abusivo che sia, ci si faccia anche carico delle persone in difficoltà. Che restano persone, non sono mica pacchi?. Padre La Manna chiede dunque ?assistenza, altrimenti si passa da un?occupazione all?altra?.
Il gruppo di Afgani da qualche mese si era ?stanziato? nei pressi della Stazione. Una presenza silenziosa, ordinata, pulita, che per questo ha intrattenuto buoni rapporti con i residenti, molti dei quali per Natale hanno portato loro doni e cibo.
La denuncia del Centro Astalli