Il testo del discorso letto in Consiglio Comunale il 20/06/07 dal Consigliere aggiunto Romulo S. Salvador sul tema del rapporto tra sicurezza e immigrazione
È inevitabile per noi Consiglieri aggiunti prendere la parola su un argomento così importante e rilevante per il mondo dell?immigrazione. Circa tre settimane fa ho partecipato ad un Convegno nazionale a Siena sul Partito Democratico dove sono stati affrontati temi di fondamentale importanza per lo sviluppo futuro del Paese. Ecco che spunta al terzo posto della graduatoria il tema della Sicurezza ? Immigrazione. A quanto pare l?immigrazione è, in ogni caso, sempre accostata al problema della sicurezza del territorio. La statistica offre dei numeri, sui quali i mass-media costruiscono articoli e immagini di eccessiva drammaticità.
Ora fermiamoci un po? a riflettere se davvero l?immigrato è colui che turba la sicurezza della nostra Città. E? vero che nelle carceri romane la presenza degli stranieri immigrati è rilevante, ma è altrettanto vero che la maggioranza di questi è accusata di reati amministrativi. Per altri la detenzione è determinata da reati di microcriminalità legati alla loro condizione di clandestini. In ogni caso la maggior parte di loro è ancora dentro per la scarsa conoscenza delle leggi italiane ulteriormente complicata della mancanza di mediatori culturali, linguistici e giuridici durante i loro processi giudiziari. I giornali italiani non fanno altro che gettare benzina sul fuoco con la cronaca nera dove l?immigrato e già condannato ancora prima della decisione giudiziale.
Auspico cari colleghi che in questa aula possano nascere delle idee per rendere la Città più sicura. Ma soprattutto delle soluzioni che possano separare l?argomento sicurezza dall?immigrazione. Sarebbe utile, forse, garantire più mediatori culturali per l?assistenza giuridico/linguistica nel corso dei processi. Ma più che altro sarebbe opportuno promuovere soluzioni per la loro condizione di clandestinità. Possiamo anche aggiungere la collaborazione degli organi quali i Consiglieri Aggiunti Comunali e Municipali, la Consulta e le Associazioni presenti sul territorio per avviare incontri e iniziative mirati ad abbassare il livello della paura e diffidenza tra gli immigrati e il resto della cittadinanza.
Concludo invitando tutti i presenti in questa aula e anche coloro che ci seguono per radio ad immaginare l?ansia e la preoccupazione di una madre in qualsiasi quartiere di questa Città. Lei è preoccupata per il tardo rientro della propria figlia. Il buio della Città non dà più sicurezza. Ebbene la madre in questione è una donna immigrata e la figlia pur essendo nata a Roma, per il colore della sua pelle e per la mancanza di un pezzo di carta, è anche lei una straniera.
Signor Presidente, cari colleghi, il patto per la sicurezza sarà un documento caro e prezioso anche per noi e per la maggior parte della popolazione immigrata che rappresentiamo.
Quella parte dell?immigrazione che lavora e contribuisce al benessere della Città. Questa nostra Città, la cui sicurezza è in cima anche ai nostri pensieri.