“Skyfall”, ultimo spettacolare film di 007. Un navigato James Bond ironizza sulla giovane età del nuovo Quartermaster dei servizi segreti inglesi che, irritato, puntualizza: “L’età non è garanzia di efficacia”. Bond ribatte “La gioventù non è garanzia di innovazione”.
Nulla di nuovo, solo l’eterno conflitto generazionale riscontrabile in ogni cultura e in ogni epoca.
La novità dei nostri tempi (secondo me non buona) non è nella conflittualità tra vecchi e giovani, ma nella parola “garanzia”.
Vogliamo, anzi pretendiamo, la garanzia che quello che facciamo, (vogliamo, scegliamo, aspettiamo, speriamo, votiamo) funzioni.
Non si capisce bene chi dovrebbe o potrebbe “garantirci” l’efficacia delle nostre scelte personali, affettive, lavorative, sociali e politiche. La verità -che preferiamo rimuovere- è che nessuno può garantirci, dobbiamo accettare il rischio di sbagliare o di essere ingannati. Insomma il contrario della garanzia..
Deviati e viziati dal “soddisfatti o rimborsati” con cui cercano di spingerci a fare acquisti (apparentemente) senza rischi, non sappiamo e non vogliamo (più) correre rischi in nessuna delle nostre scelte, e quando siamo costretti a farlo ci sembra di subire un torto o un ricatto.
Ovviamente è più comodo e rassicurante credere al politico di turno che ci “garantisce” un futuro con più giustizia, meno tasse, più investimenti, meno problemi, migliore sviluppo, ecc. (rimuovendo il dubbio che alcune di queste garanzie siano tra loro incompatibili !), che cercare di capire cosa sia veramente possibile fare e ragionevole attendersi.
Insomma, non potendo più credere a babbo natale per ragioni anagrafiche, recuperiamo alla grande sul piano politico, disposti a credere qualunque cosa, purché bella e risolutiva.
A meno che non pensiamo di essere James Bond, ma di quello ce n’è uno.