“Lo vorremmo tutti un bel ponte sullo Stretto, ma è inquietante, fra le altre cose, apprendere dal “pentito” di turno che il ruolo della mafia è più che all’erta nella corsa agli appalti”. Lo scrive Melo Freni su Il Riformista del 3 novembre.
Il nostro è contrario al ponte per un complesso di ragioni che considero inconsistenti. Io, che sono favorevole alla realizzazione dell’opera, potrei fornirgli argomenti fondati in contrario, ma non tali da convincermi alla contrarietà.
Ma questa del rischio mafia è la più becera. Se questo rischio deve fermare la realizzazione del ponte va bloccato qualsiasi progetto di opera pubblica. E non solo al Sud.