È possibile accettare senza ansie un confronto tra il momento che sta attraversando l’Italia e il periodo del terrorismo degli anni ‘70?

Non ha questo timore Franco Ferrarotti, padre della sociologia italiana, quando tratteggia con la libertà dei sui 87 anni  e il riconosciuto rigore e freddezza dello scienziato i risultati delle ultime elezioni. Dipingendo i protagonisti della nostra politica con tinte tutt’altro che tenui (LINK).

Su Bersani va veloce: un onesto testardo con venature di bigottismo settario.

A Berlusconi attribuisce l’esasperazione di alcune caratteristiche proprie della cultura mediterranea: l’astuzia callida, l’individualismo amorale, l’invettiva che inganna e si impadronisce del vero potere, l’elusione fiscale, il fascino del Casanova . Ma anche il carisma della ricchezza e del robusto conto in banca, capaci di sedurre tanti italiani.

Più complessa è la sua valutazione su Grillo, che avvicina a Masaniello e alla commedia dell’arte. Una realtà dove si recita senza trama e in cui le maschere, buttate in scena, improvvisano.

Il rischio, secondo Ferrarotti per nulla astratto, è che un movimento politico basato sul solo mandato imperativo del capo finisca per degenerare in setta e incantamento collettivo. “Però, avendo avuto Renato Curcio e Mara Cagol come studenti a Trento e avendo vissuto le tragedie degli anni ’70 e ’80, – afferma il Professore –  è meglio che sia il grillismo, pur con i suoi infiniti difetti, piuttosto che il terrorismo a calamitare lo scontento giovanile”.

Considerazioni queste che non ci lasciano per niente tranquilli, anche perché si sommano a fenomeni scomposti come l’assalto al tribunale di Milano a opera dei parlamentari di Berlusconi.

Quarant’anni fa c’erano degli affascinanti maestri (di ambiguità, diremmo ora) che con Dario Fo esclamavano: “Né con le BR, né con lo Stato”.

Oggi, conclude Ferrarotti, “se non ci fosse stato Napolitano, ci sarebbe stato l’abisso”.

Come non finire con un piede sospeso sul baratro, come ricordava qualche tempo fa l’amico Felice Celato (LINK)?

Dobbiamo anzitutto far quadrato, ricostruire la fiducia, intorno alle Istituzioni.

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W IL PAPA

Papa Benedetto XVI con poche parole in latino ha cambiato una millenaria tradizione elettorale (LINK).

Papa Francesco con un “Buonasera” e pagando personalmente il conto della pensione alberghiera segna il cambiamento della modalità di governo.

Signori della politica, vi supplichiamo, … COPIATE!

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CARO GIORGIO, “magari sono solo un po’ stanco e non vedo che nebbie dense”, ci avevi scritto (LINK).

Sono state tantissime le risposte degli amici di Praxis: molte condivisioni (LINK) e alcuni motivi di speranza (LINK).

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IL SEGUGIO – Rubrica a cura di Veronica Arpaia

La rubrica di Praxis che aiuta a rimettersi davvero in gioco (LINK).

Questa settimana un appuntamento speciale con tante offerte di lavoro interessanti, dall’editoria alla comunicazione. E non solo in Italia! 

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SEGNALIAMO…

Venerdì 22 marzo alle ore 21, appuntamento al cinema con il filmMEDICI CON L’AFRICA“, di Carlo Mazzacurati.

La storia dei medici del CUAMM, al fianco degli abitanti del Mozambico. Uniti da una visione comune: la ricerca del “bene ostinato” (LINK).

Cinema Nuovo Sacher, Largo Ascianghi, 1 – Roma.

(Costo del biglietto: 3 euro).  

 

Buona settimana.

Amedeo Piva