Ecco alcuni passi del programma reso pubblico ieri durante l’incontro:
Più partecipazione attiva
“Più partecipazione attiva è l’indispensabile premessa per una più forte crescita della democratizzazione del Paese, affinché la politica sia di nuovo vista come uno strumento di sviluppo positivo della nostra comunità e del paese e non come un limite. Inoltre anche per una maggiore efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa nei nostri territori, per accrescere il livello di sostenibilità dello sviluppo e economico e sociale del nostro territorio.
Far ripartire il processo di cambiamento dalla base
“Occorre cercare consenso intorno a un’idea positiva di città e consolidare una prospettiva di futuro rispettosa delle potenzialità che il territorio offre ancora. È nostra convinzione che per declinare la libertà dei diritti e ridare vitalità alla gestione amministrativa serva un accresciuto senso di responsabilità legato alla necessità di individuare i doveri dei cittadini e delle amministrazioni ovvero uno sforzo concreto per costruire relazioni positive tra chi voglia ambire a dare corpo a una nuova buona e sana amministrazione ispirata quindi ai principi di solidarietà, giustizia e libertà”.
Perché e come ci muoveremo
Il nostro assunto di base è che ogni libertà comporta anche dei doveri. Non ci convince il ragionamento tutto in negativo di chi punta solo a delegittimare i propri avversari invece di concentrarsi prioritariamente sulla possibilità di cercare e di trovare proposte concrete in positivo. Restare sulla sponda del fiume ad aspettare che passi il cadavere dei propri avversari politici è quindi un approccio che rigettiamo come fallimentare.
In realtà noi crediamo alla politica dei piccoli passi. Sappiamo che per aprire varchi per un cambiamento effettivo occorre coltivare una forte speranza, mantenere una mente aperta e nutrire grande fiducia anche verso chi non siamo riusciti a convincere e comunque, più in generale, in tutto ciò che rimane diverso da noi. Spesso questi processi decisionali che riguardano il territorio sono complessi, lunghi e contraddittori, ma scegliere il meglio tra progetti comunque buoni, cercare convergenze, tenere alta l’attenzione sulle amministrazioni per seguire e razionalizzare gli iter burocratici.
Tutto questo è il nostro modo di sentirci utili per la nostra comunità, convinti che la politica debba nutrirsi profondamente della ricerca di dialogo fitto e intenso tra cittadino e amministrazioni.