Mentre lodore di fradicio sale, acre, dalle macerie della vita pubblica (e privata) del nostro Paese, ho assistito, molto commosso, al funerale di un uomo devo dirlo con amarezza di altri tempi, di un servitore dello Stato, colto, curioso, silenzioso ma ricco di un argomentare denso, profondo e coraggioso.
Era un uomo, Enrico Micheli, giovane assai più della sua età, ma non per questo meno saggio di quanto le molte cose pensate, viste e operate necessariamente implicano negli spiriti vigili.
Esemplare nella vita personale e familiare come in quella professionale e politica, il Direttore come lo abbiamo tante volte chiamato noi che abbiamo lavorato con lui era sempre interessante da ascoltare, anche quando esprimeva con forza indignazioni delle quali abbiamo già tanta nostalgia ed avremmo ancora tanto bisogno, ancora e più che mai.
La fase finale del suo doloroso passaggio gli ha forse impedito ( cè quasi da augurarselo) di rendersi conto dellabiezione in cui sembrano caduti i modi di vivere della nostra classe dirigente e che sta galleggiando, oleosa, sui nostri giornali di questi giorni.
Cattolico adulto e profondo, mai chierichetto, è stato il fulcro degli ultimi governi di centro-sinistra, dei quali ha sempre colto con lucidità i limiti dazione ma che ha sempre servito con lealtà, energia, abnegazione e coraggio.
Pragmatico senza mai abdicare ai principi (spesse volte mi è capitato di pensarlo naturalmente dotato di un carisma Ignaziano, spiritu, corde, practice) ha operato, in politica e allIri, con forza, lungimiranza e riserbo, non ha mai cercato la ribalta e, quando ha dovuto farlo, ha parlato in pubblico con misura, cultura e ponderazione.
Non ricordo di avergli mai sentito dire una cosa banale. Anche quando scriveva storie e di storia come tanto gli piaceva fare cercava le strade profonde del sentire e del pensare.
Quando la sua bara chiara è uscita dalla chiesa di San Francesco non ho potuto sottrarmi ad un desolante paragone col presente che ci circonda.
Enrico Micheli mancherà molto alla sua famiglia, come è fin troppo ovvio, ai suoi amici ed anche alla parte politica cui ha dedicato ingegno, energia e passione. Ma il suo stile e la sua anima mancheranno molto anche all’Italia.