Prendo spunto per questo articoletto dal comportamento di alcuni lettori del Forum presente nella home page di Amici per la Città. Si, quel simboletto lì sulla sinistra, in bordeaux su sfondo verde. In pratica una pagina web dove è possibile dialogare, scrivere opinioni e scambiarsi pareri, seguendo un filo (solitamente) logico e cronologico. I forum sono tipicamente appannaggio del Web, ma come già sa chi si è letto le puntate precedenti, sono gli ultimi arrivati. Ho già accennato alla presenza su Internet dei gruppi di discussione, vera palestra oratoria su qualsiasi argomento. Le aree di discussione (newsgroups) fanno parte della rete chiamata Usenet. Si tratta di gruppi dedicati ai più svariati argomenti, che raccolgono messaggi a tema, inviati da appassionati dell?argomento, con lo scopo di scambiare idee, suggerimenti e informazioni con altri appassionati (e non). Usenet é strutturata per gerarchie. La principale italiana è identificata dalla classica sigla IT. Al di sotto di questa si aprono decine di aree tematiche, sempre più specifiche. Per esempio possiamo avere il gruppo di discussione it.arti.fumetti, il quale fa parte della gerarchia it, quindi in lingua italiana, che comprende discussioni sulle arti, che include a sua volta scambi di opinioni sui fumetti (anche il fumetto é un arte). Oppure le sottogerarchie it.hobby, it.sport, it.discussioni e via dicendo. Per partecipare a questo servizio é necessario avere un programma apposito, facilmente reperibile ed installabile: non posso scendere qui nei dettagli tecnici, ma chiedete e vi sarà dato.
Una volta collegati ad Internet e scelti i gruppi di interesse, non resta che leggere i messaggi e, se si vuole, rispondere partecipando alla discussione, oppure iniziare un argomento ex-novo, suggerendo uno spunto di riflessione o ponendo delle domande. Quando non sappiamo più dove sbattere la testa per cercare una certa informazione o per risolvere un certo problema, fare una domanda garbata nel gruppo giusto é il modo migliore per sapere la risposta e per partecipare alla comunità di Internet.
I forum di discussione sul Web copiano la stessa logica: attorno ad un sito web si possono raccogliere diverse persone per discutere di argomenti comuni. La gestione delle pagine web è oggi talmente semplificata che risulta facile seguire chi ha detto cosa, e quindi rispondere in modo pertinente.
E qui viene il problema, che approfondiremo nelle prossime puntate. Come si fa a rispondere? Giusto, usando la tastiera, ma prima di questa, è bene collegare anche il cervello. E usare il buon senso e la buona educazione, due qualità che, come nella vita reale, anche nella Società dell?Informazione sembrano scarseggiare. Non urlare, quindi non scrivere tutto in maiuscolo, non insultare, non lasciarsi prendere la mano, sono regole basilari. Ma non bastano. Sfruttiamo il fatto che la comunicazione qui è asincrona, ossia far passare del tempo, anche un paio di giorni, fra la lettura e la risposta, è perfettamente normale, quindi quando la discussione si fa calda, non cadiamo in ?war-flames?, battaglie di insulti, ma lasciamo aspettare un po? di tempo, riflettiamo, rileggiamo i messaggi, informiamoci da altre fonti, e poi rispondiamo.
Ma soprattutto: rispondiamo! Non come in certi forum o gruppi di discussione in cui si partecipa una volta, si scrivono delle cose, magari anche interessanti e stimolanti, che per loro stessa natura generano discussioni, e poi ce ne disinteressiamo. È un pessimo atteggiamento (in gergo, si dice che è un comportamento da troll). È come raggiungere un gruppo di amici che parlano di un argomento, dire la propria, e poi andarsene, senza dare possibilità di rispondere, di farsi spiegare, di capire il pensiero del prossimo. Ritorniamo quindi a distanza di qualche giorno sul Forum o newsgroup in cui abbiamo partecipato, vediamo se qualcuno ha risposto ai nostri messaggi, proviamo ad intavolare una discussione per lo scambio di idee e di punti di vista, sempre bidirezionale. Vogliamo fare politica? E cos?è la politica se non capacità dialettica e di discussione? Rendiamoci conto che partecipare ad un forum o ad un gruppo di discussione significa assumersi la responsabilità non solo di quello che si scrive, ma anche della partecipazione attiva. Non si lancia un sasso per poi nascondere il braccio. Abbiamo il coraggio di restare fino alla fine della discussione, leggendo i pareri e i commenti degli altri. Questo è uno dei tanti strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione per partecipare attivamente alla costruzione e all?evoluzione della Società dell?Informazione, ed è anche uno dei più facili. Basta pensarci.
Partecipare alle discussioni è un impegno e una responsabilità sociale.