Ci salverà un leader?

E? la domanda che mi sono posto dopo aver letto la puntuale e dura provocazione del nostro amico Felice Celato. Ne riporto alcuni stralci (il testo completo nel nostro sito).
?? i problemi nuovi ed antichi tornano all?angoscia: l?inflazione sale, il modesto benessere che credevamo di aver conseguito (almeno a livelli medi) si contrae dolorosamente, anche i risparmi sembrano posti in discussione sotto l?oscura minaccia della crisi finanziaria mondiale e dell?erosione del valore della moneta, soprattutto verso i consumi vitali (ormai inclusivi di benzina ed energia), la stessa domanda di sicurezza (oscuramente percepita e per certo fortemente stimolata) sembra scossa dalla natura dei provvedimenti annunciati, la fiducia nella giustizia appare definitivamente affossata dai clamorosi dibattiti di questi giorni, la natura stessa del nostro rapporto con gli altri (siano essi zingari, immigrati o paesi concorrenti) viene posta in discussione , il costume e la pubblica moralità sembrano toccare livelli ai quali l?indifferenza prende agilmente il posto dell?indignazione. Tutto sembra scivolare verso il pantano, senza che si riesca ad individuare con certezza il responsabile dello scivolamento (la globalizzazione? Il mercatismo,?).
Occorre, urgentemente, scrive De Rita (Il Corriere della Sera, 30.6.08), rilanciare le speranze, al di là delle paure, come anche noi dicevamo non più di sei mesi fa (La bella addormentata nel losco).
Ma la nostalgia da sola non basta: siamo troppo smarriti per ritrovare da soli la via del ritorno, come tanti Ulisse che si muovano per mare senza avere una pallida idea della rotta, attenti solo a galleggiare senza un vero desiderio di Itaca, come mangiatori di loto sopraffatti da profondo sopore.
Abbiamo, forse, un disperato bisogno di un mito da inseguire, di un indiscusso esempio da imitare, di qualcuno in cui possiamo riconoscere un ideale incontaminato, una natura umana pura, una bontà quasi primigenia, un agire disinteressato: ecco, forse abbiamo bisogno di un santo! di un santo moderno, non un?icona da santino, una specie di nuovo Thomas More.
Capisco che desiderare un santo per tentare di salvare un paese possa apparire, ad un tempo stesso, una provocazione (sento già rullare i poderosi tamburi della laicità) ed un gesto di profonda sfiducia nella società civile: posso escludere ? forse non creduto ? l?intento di provocare (c?è già troppo rumore dattorno !); non posso negare invece un affaticato senso di sfiducia verso ciò che vedo agitarsi nella nostra società?.?.

Concludo ripetendomi la domanda: Ci salverà un leader?
E? aperto il dibattito, sul nostro sito ed anche nel nostro ?Seminario d?estate 2008? (non più a Roccaraso ma a Segni).

I NOSTRI INCONTRI
? Giovedì 17, alle ore 20, via del Collegio Romano n. 1, siete tutti invitati a ?Cous cous, quattro chiacchiere ed un bicchiere di vino? .

? PRAXIS – ?Sulla ricerca dell?ideale?, Seminario d?estate 2008 – V edizione, Segni 25-26-27 luglio (Hotel La Pace, ? 50 al giorno in pensione completa). Prenotazioni: Roberto Giannone 06 68195334 ? 335 1414654.

Il programma

Ven 25
– Ore 18.00 Visita del paese e delle “mura ciclopiche” a cura della proloco
– Ore 21.00 Commento al “decalogo di sopravvivenza”
Sab 26
– Ore 10.30 “Sulla ricerca dell’ideale” – introduzione di Amedeo Piva
– Ore 11.30 “Volpi, ricci e la ricerca dell’deale” Federico Colosi
– Ore 16.00 “Laicità e politica: un dibattito aperto” Padre Francesco De Luccia
– Ore 17.00 “L’Italia tra crisi mondiale e crisi sociale”, Francesco Mengozzi
– Ore 18.00 Dibattito
– Ore 21.30 Serata segnina con Vari (musica e degustazioni)
Dom 27
– Ore 10.00 “Dal… da dove veniamo al… dove andiamo?”, conversazione con Walter Tocci
– Ore 11.30 Plenaria (con Umberto Ranieri o Paolo De Castro o Francesco Boccia)

N.B. Per impreviste complicazioni tecniche (L?Hotel Vetta d?Abruzzo di Roccaraso non apre per questa stagione estiva!) siamo stati costretti a cambiare improvvisamente e in modo radicale il nostro seminario. Ci scusiamo con tutti quelli che si erano prenotati.

Buona settimana.