“Vogliamo decidere noi chi ci rappresenta. Solo così nascerà la nuova politica”. Tante volte l’abbiamo sentito e magari ripetuto puntualizzando: “Vogliamo scrivere nella scheda elettorale il nome di chi ci rappresenterà”.
Risultati delle elezioni regionali del Lazio nella città di Roma:
PD. Voti 426.234. Preferenze espresse 106.212. solo il 25%.
Il record però ce l’hanno i grillini. Sui 222.410 votanti hanno scelto direttamente il candidato solo il 10%.
E tutta la conclamata voglia di partecipare dove si è fermata?
Non si è trovato il tempo di leggere un curriculum, di fare una telefonata, di partecipare ad un incontro pre-elettorale?
Ed ecco allora che, nonostante le ansie di molti sul crollo dell’attenzione al Welfare o sull’urgenza di politiche per l’integrazione, proprio coloro che ne erano i portabandiera sono rimasti esclusi.
Questo fenomeno non rappresenta di certo una novità. Già nelle regionali del 2010 il tasso di preferenze espresse aveva raggiunto percentuali esigue (LINK). Con alcune significative eccezioni, nel Sud Italia, da interpretare…
Il processo democratico è lungo e faticoso e la strada per chi lo vuole percorrere consapevolmente è la partecipazione. Un tempo c’erano organismi intermedi, movimenti ed associazioni, al cui interno si costruiva il consenso intorno ai leader. Fossero questi espressione del sindacato o delle cooperative, dell’Arci o delle Acli, della Confagricoltura (DC) o della Coldiretti (PCI), dell’Azione Cattolica o delle parrocchie.
Oggi viviamo in un tessuto sociale disgregato e non basta copiare la coda del percorso democratico americano, le primarie, per risalire la china della partecipazione.
Ma c’è una speranza. “In cinese la parola crisi è formata da due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro l’opportunità”. È indubbia la profondità della crisi. Sapremo cogliere le opportunità?
Jim O’Neill, il guru di Goldman Sachs, sostiene di trovare “entusiasmante” l’esito delle Politiche. L’Italia, secondo l’economista (LINK) “ha bisogno di cambiare qualcosa di importante” e forse “il particolare fascino di massa del Movimento 5 Stelle potrebbe essere il segnale dell’inizio di qualcosa di nuovo”.
Io l’esito delle elezioni non lo definirei propriamente “entusiasmante” e il fatto che così la pensi la Goldman Sachs non mi rassicura affatto.
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IL SEGUGIO – Rubrica a cura di Veronica Arpaia
La rubrica di Praxis che aiuta a rimettersi davvero in gioco (LINK).
Tra le segnalazioni di questa settimana: tante opportunità per addetti di segreteria, magazzinieri e receptionist. Ma anche posizioni nel campo della editoria e della comunicazione…
Buona settimana.
Amedeo Piva