INTRO. Che pensereste di qualcuno che vi chiedesse di progettare e realizzare una iniziativa a favore di giovani in difficoltà, anticipare per intero i costi e per poi restituirvi quanto avete anticipato solo se e quando avrà i soldi per farlo?
Io penserei che si tratta di qualcuno che vuole farsi bello senza correre nessun rischio, anzi scaricando il rischio sulle spalle di chi lavora e fa miracoli per anticipare i soldi…
STORIA. Lo scorso 5 aprile l’assessorato alla famiglia, all’educazione e ai giovani di Roma Capitale ha pubblicato l’avviso pubblico: “Nuove opportunità per la crescita e l’autonomia” con la lodevole finalità di “progettare e realizzare percorsi educativi e formativi che possano contribuire alla prevenzione di fenomeni di disagio e devianza nelle periferie romane, con il coinvolgimento del privato sociale”. I percorsi formativi dovranno essere rivolti ai cosiddetti “NEET” (Not in Education, Employment or Training), giovani che lasciano prematuramente la scuola o la formazione professionale, che non hanno un impiego e che hanno rinunciato a cercare un’occupazione, insomma a quei ragazzi che non solo non studiano e non lavorano, ma che hanno addirittura smesso di provarci. L’ammontare delle risorse destinate alla realizzazione del progetto è di 180.000 euro, assegnati dalla Regione Lazio per il Piano Locale Giovani e suddivisi in tre “lotti” di 60.000 euro per tre corsi di formazione professionale rivolti -ciascuno- a 20 giovani.
Ottima iniziativa. Sono ammessi organismi del Terzo settore con documentata esperienza nel curriculum e accreditati come enti di formazione dalla Regione Lazio.
Tutto bene fino a pagina 4 del bando dove si legge: “I previsti compensi verranno liquidati al termine delle attività formative, dietro presentazione di idoneo documento contabile e relazione sull’attività svolta, in proporzione all’effettivo trasferimento di fondi da parte della Regione Lazio quale ente cofinanziatore alla realizzazione del Piano Locale Giovani”.
TRADUZIONE. Se hai 60.000 euro da anticipare, senza la certezza di riaverli e comunque senza nessuna idea sui tempi di rientro, puoi partecipare al bando e sperare di essere scelto per realizzare l’iniziativa. Se poi, ad iniziativa conclusa, la Regione Lazio non potesse trasferire i fondi a Roma Capitale… pazienza… ci avrai rimesso 60.000 euro, ma avrai fatto un’opera di bene! Non prendertela con Alemanno che te lo aveva detto prima!
MORALE. La prossima volta che identifichi un bisogno e una necessità, trova qualcuno che se ne occupa, fa pagare tutto a lui e vai in giro a dire che hai risolto tu il problema… poi se te li danno lo rimborsi, se non te li danno ne esci comunque pulito!
Non è difficile farsi belli sulla pelle degli altri: basta dirlo prima.